FASE 2
19 Maggio 2020 - 00:56
Ieri mattina, alla primissima messa feriale del “nuovo mondo”, erano circa 35 i fedeli presenti nella chiesa parrocchiale di Sant’Antonino: un bel numero, sicuramente superiore alla media di una funzione infrasettimanale del “vecchio mondo”, segno di quanto fosse il bisogno di tornare a vivere l’eucarestia “in presenza” e non più “a distanza”. 35 vuol dire quasi la metà degli 80 che d’ora in avanti, almeno per alcuni mesi, potranno partecipare alla messa in una chiesa delle dimensioni di quella di Sant’Antonino, applicando il protocollo d’intesa siglato tra Cei e governo per regolamentare l’afflusso delle persone e non creare quegli assembramenti che potrebbero causare il ritorno del contagio. 80 non sono pochi, ma nemmeno tantissimi, se consideriamo che in tempi pre-Covid la chiesa di piazza Libertà arrivava anche a punte di 400 persone durante la messa...
su Luna Nuova di martedì 19 maggio 2020
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