POLITICA
02 Luglio 2020 - 21:13
Il faccia a faccia di martedì in Unione montana tra i No Tav e il presidente Pacifico Banchieri
Ci mancava pure il “no” al Tav del sindaco di Lione, avranno pensato nel quartier generale di Telt una volta lette le dichiarazioni che Grégory Doucet, il neo-eletto primo cittadino ecologista del capoluogo della regione Rhône-Alpes, ha rilasciato mercoledì al quotidiano “La Stampa”: «Fra le nostre città esiste già un’infrastruttura ferroviaria, che è sufficiente, ed è su quella che dovremmo investire. La Francia ha iniettato troppi pochi fondi sul trasporto merci su rotaia a livello nazionale. E ora vogliono farci credere che con la Tav rilanceremo l’attività. Ma è assurdo». E ancora: «Se valorizzata, la linea che già corre fra Lione e Torino è sufficiente per i treni che vi devono circolare. Ecco, investiamo prima lì». Infine: «Non bisogna insistere su un progetto sbagliato. È la scelta peggiore. Bisogna fermare la Tav». Non sarà lui, verosimilmente, a cambiare le sorti della partita, certo...
su Luna Nuova di venerdì 3 luglio 2020
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