COVID-19

Vaie, il grazie delle valli ai medici cubani

La Brigada Henry Reeve si congeda dopo tre mesi

13 Luglio 2020 - 22:49

Vaie, il grazie delle valli ai medici cubani

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Tre mesi di missione anti Coronavirus. E adesso, passata l’emergenza, è il tempo dei saluti. E, soprattutto, dei ringraziamenti. Anche dalla valle di Susa e dalla val Sangone, non toccate direttamente dalla loro opera, espletata presso quel pezzo di Ogr di Torino trasformato in ospedale Covid, ma dove l’amicizia fra i due Paesi è sancita dalla forte presenza dell’associazione Italia-Cuba. Così la Brigada Henry Reeve, composta da 20 medici e 18 infermieri, è stata ospite, sabato sera, del centro polivalente di Vaie per la cerimonia ufficiale di commiato e la cena, preparata dalla locale squadra Aib. Non  prima di aver trascorso un’intera giornata in zona, tra il colle del Lys, dove medici e infermieri cubani sono saliti fino in cima al Pico Fidel, dedicato al capo della rivoluzione del 1959 e poi per decenni, dopo il rovesciamento del regime di Fulgencio Batista, lider maximo dell’isola caraibica, per poi visitare la Sacra di San Michele e scendere a Giaveno, per omaggiare la tomba di Dino Pogolotti, un emigrato che partendo poverissimo seppe diventare un imprenditore di successo e realizzò anche una visione sociale dell’edilizia proprio all’Avana, nel Barrio Marianao, che in molti chiamano ancora Barrio Pogolotti, dove il 24 febbraio del 1911 le prime case vennero consegnate agli operai della capitale…

Su Luna Nuova di martedì 14 luglio 2020

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