OCCUPAZIONE
13 Ottobre 2020 - 00:38
Una protesta del 20 febbraio scorso davanti ai cancelli dell'Alcar di Vaie
La speranza delle organizzazioni sindacali è che si tratti di una situazione contingente che possa sbloccarsi nel giro di breve tempo, ma da ieri l’Alcar di Vaie, già provata da infinite traversie giudiziarie e occupazionali, si trova sostanzialmente al fermo della produzione. Come un cielo già denso di nubi grigie che negli ultimi giorni si è coperto di nuvoloni neri carichi di tempesta: se fino alla scorsa settimana lo stabilimento di via Nazionale 30, che occupa circa 150 dipendenti, viaggiava ad un 30-40 per cento delle maestranze disponibili, con i restanti lavoratori in cassa integrazione con pagamento diretto da parte dell’Inps, da ieri le persone effettivamente impegnate in produzione si contano sulle dita di due mani. Per comprendere la difficile e complessa...
su Luna Nuova di martedì 13 ottobre 2020
APPROFONDIMENTI
Inserisci un commento
Condividi le tue opinioni su Luna Nuova