STORIA
22 Ottobre 2020 - 22:49
Qualcuno forse la vivrà come una provocazione, come il più classico dei pretesti. La storia, però, è storia. È lì e non si cancella. E allora perché non provare a recuperarla e a valorizzarla, tanto più quando è ritenuta utile alla causa. È l’operazione che il movimento No Tav sta cercando di mettere in piedi con i Mulini di Clarea, la suggestiva borgata nei boschi al confine tra Giaglione e Chiomonte, trovatasi da quest’estate a vestire i panni di “fronte caldo” nella lotta alla Torino-Lione. Un baluardo di resistenza alla grande opera che da fine giugno vede in prima linea decine e decine di giovani attivisti, tuttora impegnati a turno, anche con il sopraggiungere della stagione fredda, nella difesa di quello che, a furia di scavare negli archivi, rappresenta...
su Luna Nuova di venerdì 23 ottobre 2020
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