LUTTO

Novalesa: Ines e Ugo, insieme fino all'ultimo

Sposati da 70 anni e morti a distanza di sole due settimane

10 Dicembre 2020 - 22:46

Novalesa: Ines e Ugo, insieme fino all'ultimo

di CLAUDIO ROVERE

Esiste l’amore eterno? La nostra società sempre più mordi e fuggi è lì a suggerirci una risposta negativa, o per lo meno ad instillarci un robusto dubbio. Invece in alcuni casi il verdetto è un sì senza se e senza ma. L’esempio migliore è quello che ci hanno lasciato Ines Nemo e Ugo Gattiglio, di Novalesa, che dopo una vita trascorsa insieme sono mancati a 15 giorni di distanza l’una dall’altro.

Lo hanno fatto nella loro casa di Castagneto Po, vicino a Chivasso, dove trascorrevano la stagione fredda per poi trasferirsi in primavera nella loro Novalesa, in frazione S.Anna. Ines, classe 1931, si è spenta fra le braccia del figlio Livio il 20 novembre. Una morte improvvisa, silenziosa, senza nessun segnale premonitore. Ugo, di un anno più vecchio, l’ha raggiunta 15 giorni dopo, accasciandosi in casa, nello stesso punto in cui lo aveva fatto Ines, il 5 dicembre.

Un malore, certo, c’è una spiegazione scientifica per tutto, ma ci piace pensare che Ines e Ugo, fatti per stare insieme, non potessero sopportare tanto di più di quelle due settimane la “lontananza”. E quando parliamo di una vita insieme il senso della parola è rispettato. Sono stati una coppia da sempre, anche al di là dell’ufficializzazione della loro unione sancita dal matrimonio il 10 giugno 1950. «Avevamo festeggiato i loro 70 anni di matrimonio a Novalesa, era stata una bella giornata - spiega il figlio Livio - certo è stato un duro colpo perderli praticamente nello stesso momento, ma mi consola pensare che siano stati molto più fortunati di altri a poter vivere tutto questo tempo insieme, non sono in tanti coloro che possono festeggiare i 70 anni di matrimonio».

Ugo e Ines erano novalicensi doc. Avevano abitato, dopo il matrimonio nel 1950, fino al 1959 in frazione S.Anna. Ugo aveva fatto per un po’ il ciabattino, poi era andato a lavorare all’Assa a Susa. Infine la scelta di trasferirsi a Castagneto Po perchè Ugo era stato assunto alla Società Idroelettrica Piemontese. Una scelta di vita importante e pesante quella di lasciare Novalesa, ma come ricorda il figlio Livio, classe 1951, «Tutte le volte che potevano ritornavamo a S.Anna e quando papà ha raggiunto la pensione con mamma trascorrevano almeno sei mesi a Novalesa nella bella stagione». Quest’anno, per via dell’emergenza Covid, la stagione montana di Ines e Ugo era stata un po’ più breve. «Abitavamo a poca distanza a Castagneto Po, si sentivano più sicuri vista l’età ed io ero più tranquillo a saperli vicini, soprattutto in un periodo come questo dove gli spostamenti non sono nè liberi ne facili».

Poi, nell’ultimo mese, il tragico epilogo. «Mamma mi è morta in braccio, quasi senza accorgersene - dice ancora Livio - papà invece l’ho trovato ormai privo di vita la sera del 5 dicembre; gli avevo telefonato come tutte le sere e non mi aveva risposto, non mi sono allarmato più di tanto perchè ho pensato, come era già successo in un’altra occasione, che si fosse già tolto l’apparecchio acustico e che non avesse sentito gli squilli, ma poi quando l’ho raggiunto ho trovato la terribile sorpresa». Ugo era lì, ormai senza vita, nello stesso punto dove due settimane prima aveva perso la sua Ines. Se non è amore eterno questo...

Su Luna Nuova di venerdì 11 dicembre 2020

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