PROTESTA
14 Dicembre 2020 - 22:29
Arrivano un po’ per volta, alla chetichella, imbacuccati nei loro paltò. Spaesati. Guidati soltanto da quel cartello giallazzurro messo all’ultimo momento sul cancello del salone Don Bunino. Qualcuno paga la quota in una sala spoglia e fredda nel retro del salone, messo a disposizione in emergenza dalla parrocchia, e se ne va con il panettone a cui ha diritto tutti i Natale che il Signore manda sulla Terra e con il peso degli anni sorretto da un bastone di legno. Dovrebbe essere un momento felice, in un clima di condivisione. Lo spirito natalizio, ecc, ecc... Invece è una processione mogia. E non soltanto per colpa del Covid. Gli anziani di Bussoleno non hanno più una sede. Quella vecchia, dove ogni pomeriggio si ritrovavano per giocare a carte e scambiare quattro chiacchiere, è in fase di smantellamento per fare posto alla nuova “Casa giovani Emmaus”, intervento realizzato dalla parrocchia con il contributo dei fondi raccolti con l’8 per mille, e nuovi locali, per il momento, non se ne trovano...
Su Luna Nuova di martedì 15 dicembre 2020
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