SANITA'
14 Gennaio 2021 - 22:49
di STEFANO TONIOLO
Si chiama “L’arte cura” il progetto messo a punto da Comune, Museo di arte contemporanea e Asl To3 per vaccinare i cittadini nei locali del castello. Per i musei (e la cultura in generale) non è un bel momento. «L’iniziativa è partita da me e dalla direttrice del museo: avevamo detto di trovare spazi in città, ma è difficile trovare spazi agibili e idonei dal punto di vista igienico-sanitario - spiega il sindaco Andrea Tragaioli - Adesso le direttive sono chiare: si vaccinano medici, oss e personale ospedaliero. Però non sono chiari gli indirizzi per la popolazione. Quindi abbiamo deciso di partire per tempo».
Così la scelta è ricaduta sui locali del museo, che in questi mesi è chiuso per la maggior parte del tempo a causa delle norme sanitarie. Nei giorni scorsi il primo cittadino, il dottor Leandro Sgro dell’Asl To3 e la direttrice del museo Carolyn Christov-Bakargiev hanno svolto un sopralluogo, proprio finalizzato a individuare uno spazio per la somministrazione dei vaccini anti Covid-19 alla cittadinanza. Gli spazi individuati al momento sembrano essere funzionali al protocollo previsto per la somministrazione del vaccino.
Nello specifico si sta pensando a utilizzare il terzo piano della manica juvarriana, che garantirebbe l’accesso a tutte le persone e adeguate condizioni sanitarie. I locali infatti sono provvisti di servizi igienici e possono essere areati in modo ottimale e sarebbero idonei ad ospitare una sala triage, una per la somministrazione del vaccino e un’altra per l’attesa dopo la somministrazione. Inizialmente la proposta del museo era di utilizzare il teatro, ma l’Asl To3 l’ha ritenuto troppo piccolo.
Il progetto dovrà ancora essere definito nei dettagli, ma verosimilmente ci sarà un sistema di prenotazione, così da non affollare i locali. «Abbiamo anche pensato a ingressi contingentati con la macchina nel parcheggio interno del castello - prosegue Tragaioli - È un modo per avvicinare il castello alla città. Il museo è chiuso da sei mesi e gli spazi sono vuoti».
A fare da cornice ci sarà la mostra “Come crescere e avere sempre la stessa forma” dell’artista svizzera Claudia Comte. Una mostra che non presenta installazioni in mezzo alle stanze e, quindi, non intralcerebbe le attività degli operatori sanitari. Un vero e proprio vaccino al museo. Il progetto è anche promosso dal gruppo “Cultura Italiae”. «Penso che i luoghi della cultura, in questo momento chiusi, debbano essere al servizio dell’emergenza sanitaria - commenta la direttrice Christov-Bakargiev - L’ho trovata un’ambientazione perfetta per dare gioia alle persone. L’artista era molto contenta di dare lo spazio per la vaccinazione. Esattamente un anno fa è deceduto Fiorenzo Alfieri. Questa idea è anche un omaggio al povero Fiorenzo, che ha guidato bene il museo nel periodo Covid. È anche un modo per omaggiarlo».
Su Luna Nuova di venerdì 15 gennaio 2021
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