CORONAVIRUS

Franco e Ezia, un vaccino "last-minute" ad Avigliana

I due coniugi di Chiusa San Michele chiamati all'ultimo dall'Asl To3: «Siamo partiti subito»

22 Febbraio 2021 - 21:24

Franco e Ezia, un vaccino "last-minute" ad Avigliana

di MARCO GIAVELLI

L'appuntamento era fissato per giovedì 25 febbraio alle 14. Poi, domenica mattina, la chiamata last-minute: neanche un’oretta e Franco Peretti e la moglie Ezia Picco, di Chiusa San Michele, erano già vaccinati contro il Covid-19. La prima dose gli è stata somministrata presso il polo sanitario di Avigliana e ora, prima di potersi considerare immuni almeno per un certo periodo, attendono la seconda, per la quale hanno già l’appuntamento.

«Dall’Asl ci hanno telefonato alle 11 chiedendoci se eravamo disponibili ad anticipare la data e proponendoci di recarci ad Avigliana alle 11,30: siamo partiti subito - racconta Peretti, volto conosciuto in valle di Susa per essere il presidente del circolo valsusino dell’associazione nazionale di amicizia Italia-Cuba - non abbiamo mai avuto dubbi sull’importanza di vaccinarci: abbiamo fiducia nella sanità pubblica e nella scienza, i medici sanno quello che fanno. E poi, da attivista di Italia-Cuba, seguo con attenzione quanto sta avvenendo a Cuba, Paese da sempre all’avanguardia in campo medico-sanitario, che sta producendo l’unico vaccino anti-Covid pubblico, ovvero finanziato, sviluppato e prodotto interamente dallo Stato: è l’unica nazione autonoma da questo punto di vista in tutto il mondo e ora si prepara a distribuire, entro sei mesi, cento milioni di dosi ai Paesi che non hanno le risorse per procurarselo, avviando una delle più grandi campagne di solidarietà internazionale della storia dell’umanità. Tutto questo senza dimenticare l’importante apporto che i medici cubani hanno dato anche al Piemonte durante la prima ondata della pandemia».

Giunti ad Avigliana, i coniugi Peretti sono stati accolti dal personale dell’Asl To3: «Abbiamo trovato un’organizzazione impeccabile: una breve visita medica, poi la somministrazione e 15 minuti di attesa per verificare che non ci fossero effetti collaterali, quindi il foglietto con il prossimo appuntamento per la seconda dose. Il personale ci ha spiegato che avremmo potuto accusare stanchezza e qualche linea di febbre, ma finora tutto bene, come se non avessimo fatto nulla: neanche il classico indolenzimento al braccio».

su Luna Nuova di martedì 23 febbraio 2021

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