AUTOPORTO
26 Aprile 2021 - 23:48
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Come un trofeo, domenica la casetta in legno ha “surfato” per tutto il tempo sui circa 2mila No Tav che hanno marciato da San Giorio a San Didero, lungo la statale 25. Poi, arrivati al Baraccone, è stata posata all’ingresso del boschetto adiacente il piazzale lato acciaieria, tra gli applausi dei manifestanti. Eccolo, il nuovo presidio No Tav montato di fronte al cantiere-fortino per la costruzione dell’autoporto di San Didero. Era quello che mancava al movimento, dopo lo sgombero avvenuto nella notte del 12 aprile e la discesa, il 19, degli ultimi irriducibili dalla casetta sul tetto del vecchio autoporto. Lo ha portato con sé il 25 aprile, giornata simbolica della Resistenza, che ha segnato per i No Tav un nuovo inizio, sancito da un corteo pacifico e dalla solidarietà...
su Luna Nuova di martedì 27 aprile 2021
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