EMERGENZA
17 Maggio 2021 - 23:25
di STEFANO TONIOLO
Accanto all’analoga iniziativa già attiva grazie alla collaborazione del Comune con la fondazione “Don Mario Operti” e Unicredit, rivolta alle persone e famiglie in difficoltà, si affianca ora una nuova opportunità rivolta al lavoro autonomo e alle imprese. Si chiama “Fondo sorriso” e la sua funzione è quella di fornire la necessaria garanzia alla banca per erogare credito alle imprese, entrate in difficoltà a causa della pandemia, che hanno bisogno di un limitato sussidio di liquidità per le spese legate alla propria attività imprenditoriale.
Ora quindi sarà possibile ricevere prestiti di importo fino a 20mila, previa valutazione di merito effettuata dalla banca. Prestiti che sono rivolti a piccole imprese o lavoratori autonomi restituibili in 6 anni, con rate mensili delle quali le prime 12 di soli interessi, ad un tasso di interesse fisso del 0,4 per cento annuo a carico dei beneficiari.
Il comune da parte sua ha stanziato 30mila euro che, grazie all’intervento di Intesa Sanpaolo, porta l’importo complessivo di tali erogazioni è pari al triplo delle risorse messe a disposizione delle microimprese rivolesi. A supporto della richiesta di credito il Comune ha messo a disposizione i servizi di accompagnamento al lavoro di “Rivoli e Lavoro” (è possibile prenotare un appuntamento allo 011/ 9513589) e per il mondo delle imprese un servizio dedicato “Servizio Imprese” (appuntamenti allo 011/ 9513589).
Questo l’iter della domanda: si dovrà in primis compilare il modulo di raccolta informazioni (disponibile sul sito internet del Comune) ed inviarlo esclusivamente via mail all’indirizzo fondo.sorriso@comune.rivoli.to.it. Alla trasmissione della mail dovranno essere allegati il modulo di raccolta informazioni e un documento d’identità del richiedente (carta d’identità e codice fiscale e, se stranieri non comunitari, anche permesso di soggiorno valido).
L’amministrazione comunale, verificata la documentazione, contatterà telefonicamente gli interessati per comunicare la possibilità di inoltrare la domanda alla fondazione Operti, comunicando mezzo mail i riferimenti delle persone da contattare per un appuntamento. La fondazione quindii effettuerà un’analisi della situazione e, in caso di valutazione positiva, invierà la richiesta all’istituto di credito bancario (Unicredit o Intesa Sanpaolo) che assumerà, in totale autonomia, la decisione rispetto all’erogazione o meno del prestito.
Per la linea di intervento a favore delle piccole imprese la fondazione è affiancata dalla rete delle associazioni di categoria del commercio, artigianato, piccola industria e agricoltura che hanno dato l’adesione al progetto. «Come amministrazione abbiamo aderito a questa seconda linea di intervento del Fondo sorriso in quanto rivolta alle micro-imprese del nostro territorio - spiega l’assessore al commercio Paolo Dabbene - In questo particolare periodo ci troviamo di fronte al fatto che molte attività corrono il rischio di dover chiudere e questo sostegno può dare loro un supporto importante, una boccata di ossigeno per superare questo momento per poter ripartire».
«L’idea su cui si fonda l’iniziativa del Fondo Sorriso, promosso dall’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia, è di permettere a persone e imprese, attraverso un prestito sociale, di recuperare gradualmente autonomia e dignità messe in crisi dal protrarsi delle chiusure e dal distanziamento sociale imposto dalla pandemia - commenta il presidente della fondazione Tom Dealessandri - La Fondazione ha un duplice compito: quello di raccogliere le risorse necessarie alla composizione di un Fondo a garanzia dei prestiti erogati, grazie anche alla collaborazione di molti Comuni virtuosi, tra cui Rivoli, e di accompagnare le persone all’utilizzo dei prestiti sociali in una logica di sostegno».
Su Luna Nuova di martedì 18 maggio 2021
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