SUSA
28 Maggio 2021 - 00:33
Sandro Plano, lei elettoralmente parlando è sempre stato abituato a vincere. Due anni fa esatti a Susa subiva la sconfitta più cocente della sua carriera. Le è passata? «No. Scherzo, non ne ho mai fatto un dramma, mi era passata già un anno e mezzo fa. L’incazzatura mi è rimasta per sei mesi». Lei è stato sindaco di Susa per 15 anni e presidente di Unione montana per dieci: le manca rivestire un ruolo di potere amministrativo? «Mi manca tutto il contorno: la progettualità sul territorio, non le cerimonie ufficiali». A mente fredda, a due anni di distanza, ha qualcosa da rimproverarsi per la campagna elettorale del 2019? «No, c’era volontà di cambiare e la questione Tav penso abbia influito molto, la gente di Susa è più orientata verso il Sì. Poi probabilmente...
su Luna Nuova di venerdì 28 maggio 2021
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