EMERGENZA SANITARIA

Giaveno: pochi vaccini, torna la mascherina

Obbligo di indossarla anche all’aperto nei luoghi affollati

06 Dicembre 2021 - 23:30

I consiglieri e assessori comunali prima della seduta della scorsa settimana hanno posato per una foto indirizzata a promuovere la vaccinazione tra i giavenesi. Idea della consigliera e deputata Danie

I consiglieri e assessori comunali prima della seduta della scorsa settimana hanno posato per una foto indirizzata a promuovere la vaccinazione tra i giavenesi. Idea della consigliera e deputata Danie

di DANIELE FENOGLIO

Ieri il sindaco di Giaveno Carlo Giacone ha emesso una ordinanza con cui in sostanza rende obbligatorio l’uso delle mascherine anche all’aperto, in quelle zone della città dove è più frequente l’aggregazione di molte persone. Il provvedimento entra in vigore mercoledì 8 dicembre e resterà valido fino a giovedì 6 gennaio. Salvo eventuali proroghe che si rendessero necessarie, ma che in Comune sperano di scongiurare.

«Abbiamo emesso l’ordinanza così come altre grandi città nei loro centri storici. È una forma di prevenzione consigliata da tutti gli esperti laddove ci siano possibilità di assembramento - spiega il sindaco - La percentuale di giavenesi vaccinati era, qualche settimana fa, fra le più basse di tutto il Piemonte. Mi dispiace, spero che le persone comprendano che il vaccino è un segno di solidarietà, e noi siamo sempre stati una città solidale. È un segno di rispetto per sé e per gli altri. Tutti non vediamo l’ora di uscire da questo incubo e l’unico modo per farlo è vaccinarsi. Credo che proprio nessuno abbia voglia di passare un altro Natale chiusi in casa senza possibilità di muoversi, di stare con gli amici e i parenti e danneggiando pesantemente l’economia».

Andamento “pigro” delle vaccinazioni confermato anche dai dati Asl To3 aggiornati a ieri, lunedì 6 dicembre: i positivi risultano essere 75 (venerdì nel report settimanale del Comune pubblicato sui sociale, erano 61, +14 in pochi giorni); inoltre su una popolazione di 16516 assistiti (a gennaio 2020) risultano avere ricevuto la prima dose 11475 persone residenti o domiciliate in città;, seconda dose per 10475; terza per 2738 (ma la campagna della dose booster è partita da poco). Calcolando anche solo chi ha ricevuto il ciclo fino alla seconda dose, la percentuale di chi ha risposto “presente” all’appello a immunizzarsi è di poco inferiore al 70 per cento. Il calcolo è impreciso perché andrebbe effettuato sulla popolazione vaccinabile e non sul totale degli assistiti, ma al momento questo dato non è disponibile. Le due cifre però sono prossime e la percentuale è molto vicina a quelle effettiva.

Per paragone, la copertura vaccinale della popolazione complessiva Asl To3 è pari al 73,5 per cento per il ciclo vaccinale completato) e al 75,1 per cento per chi ha ricevuto almeno la prima, mentre per la popolazione Asl To3 di età superiore 12 anni risulta rispettivamente all’81,4 e dell’83,1 per cento. Numeri sensibilmente superiori a quelli cittadini. Da qui la scelta dell’amministrazione di imporre l’uso della mascherina anche nei luoghi all’aperto più frequentati.

Dai banchi delle opposizioni consiliari, Daniela Ruffino (gruppo consiliare “Per Giaveno”) dice «condivido la scelta fatta. La mascherina è minimo sacrificio di fronte alla possibilità di riprendere una vita normale. Di garantire scuola e lavoro. Anche per le nostre attività commerciali. Per Giaveno è particolarmente importante far indossare la mascherina per il basso numero di vaccinati. Sono certa che anche questa volta i giavenesi saranno rispettosi delle regole. Tutti, a partire da me, dobbiamo lavorare per superare questo periodo durissimo. Tanti nostri concittadini hanno perso la vita per il Covid. Ora a noi tocca l’ultimo miglio».

«Noi chiediamo di evitare il più possibile gli assembramenti, alla luce anche della difficile situazione attuale di contagi - afferma invece Vilma Beccaria, gruppo “Partito Democratico e Giaveno per l’ambiente” - In data 22 novembre abbiamo depositato una mozione per richiedere che gli eventi del Comune di Giaveno venissero dislocati su tutto il territorio del Comune e anche nelle borgate, e non solo nella zona del centro. In tale mozione segnalavamo che tale dislocazione era anche auspicabile per evitare assembramenti non compatibili con il contrasto alla pandemia - conclude - Se la risposta alla nostra preoccupazione è obbligare tutti a mettere la mascherina nelle zone centrali forse non siamo stati compresi bene. Durante gli assembramenti la mascherina era già da indossare, ma forse nessuno se ne era accorto».

Su Luna Nuova di martedì 7 dicembre 2021

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