COVID-19

Il Piemonte resta bianco? Ma arriva la stretta natalizia

Soglie ormai al limite, Cirio vara l’obbligo di mascherine all’aperto. Valli e cintura, accelera la crescita dei positivi: +45,18%

24 Dicembre 2021 - 00:06

Il Piemonte resta bianco? Ma arriva la stretta natalizia

di MARCO GIAVELLI

Alla fine, almeno per la settimana fra Natale e Capodanno, il Piemonte potrebbe rimanere “zona bianca” e non passare ancora al temuto “giallo”. Nonostante mercoledì il governatore Alberto Cirio avesse già preannunciato il cambio di fascia, i dati di ieri dicono che la nostra Regione non ha ancora superato la soglia critica del 15 per cento di occupazione dei posti letto ordinari (14,9), mentre è già oltre il 10 per cento per quanto riguarda le terapie intensive (10,7). «Un dato, quest’ultimo, che potrebbe mantenere la nostra regione in “zona bianca” anche per la prossima settimana. Ma dato che i nostri numeri sfiorano la soglia che fa scattare la “zona gialla”, lo abbiamo segnalato al ministro Speranza che venerdì assumerà la decisione finale - spiegano Cirio e l’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi - Sono dati che dimostrano che la nostra situazione è meno allarmante di altre regioni, ma questo non deve in alcun modo far calare l’attenzione, al contrario deve renderla ancora più alta da parte di tutti, soprattutto in questi giorni di festa e di incontro».

Possibile, a questo, che il salto di colore sia solo spostato alla prima settimana del 2022, ma è ormai è una questione puramente simbolica: Cirio ha infatti emanato ieri sera un’ordinanza che dispone l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto dalla mezzanotte di ieri, rendendo così operativa la misura già a partire da oggi, venerdì 24 dicembre, in tutto il Piemonte. La decisione è stata condivisa con le prefetture e gli esponenti degli enti locali, incontrati in videoconferenza. Nella settimana dal 13 al 19 dicembre in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai è cresciuto, come nel resto del territorio nazionale. L’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.36 a 1.31, mentre la percentuale di positività dei tamponi sale al 6 per cento. Il numero mediano di giorni tra l’insorgere dei sintomi e il test di verifica si conferma pari a tre (al di sotto del valore soglia di 5 giorni indicato dall’Iss). L’incidenza è di 439,90 casi ogni 100mila abitanti. Ieri i nuovi casi positivi in Piemonte sono stati 4304, ben oltre la media della seconda ondata di un anno fa, quando però si facevano molti meno tamponi: ieri sono stati 84147, di cui 69895 antigenici. Per quando riguarda la variante Omicron, sono in fase di verifica sul territorio piemontese altri dieci casi, oltre ai quattro già confermati e comunicati finora.

Alla luce dell’andamento della curva epidemiologica, il governo ha deciso una nuova stretta in vista del periodo natalizio: la bozza del decreto diffusa nel tardo pomeriggio di ieri prevede la riduzione da 9 a 6 mesi della durata del Super green pass, ma solo dal 1° febbraio per evitare che troppi cittadini restino senza Certificazione verde e che si crei un imbuto delle vaccinazioni difficilmente gestibile. L’obbligo di mascherine all’aperto anche in “zona bianca” sarà in vigore fino al 31 gennaio, mentre viene introdotto, fino alla cessazione dello stato di emergenza, ora fissato al 31 marzo, l’obbligo di Ffp2 in cinema, teatri, locali di musica dal vivo e per eventi sportivi, sia al chiuso che all’aperto. Idem per treni, aerei, traghetti, bus, tram e metro e tutto il trasporto pubblico locale, con possibilità di calmierare i prezzi soprattutto per gli studenti.

Vietato anche il consumo di cibi e bevande al chiuso in cinema, teatri e nei palazzetti dello sport. Inoltre, fino al 31 marzo, sarà necessario esibire il Super green pass in bar, ristoranti, locali ed enoteche al chiuso anche per consumare cibi o bevande al banco. Chi ha il solo esito negativo del tampone non potrà quindi prendere un caffè o un cocktail o mangiare un tramezzino al bancone del bar, ma solo all’aperto. Fino al 31 gennaio sono vietate le feste, gli eventi e i concerti che implichino assembramenti all’aperto, mentre chiudono discoteche e sale da ballo: da febbraio, alla riapertura, occorrerà il Mega green pass, ovvero quello rilasciato dopo la terza dose, mentre chi avrà completato solo il ciclo primario dovrà presentare un tampone negativo. Dal 30 dicembre ci vorrà il Super green pass anche per tutte quelle attività a cui, in “zona bianca”, si poteva accedere con il solo tampone: palestre, piscine, mostre, musei, centri termali e benessere, parchi tematici e di divertimento, centri culturali, centri sociali e ricreativi al chiuso, sale gioco e sale scommesse.

Anche a livello locale la crescita degli attualmente positivi è tornare a salire in modo significativo, dopo due settimane di lieve rallentamento: i casi sono 3477 (+1082) con un aumento del 45,18 per cento in sette giorni; siamo ai livelli di inizio novembre 2020, mentre un anno fa esatto erano 1377, a curva in netta diminuzione ormai da un mese. L’incremento dei positivi è questa settimana abbastanza omogeneo in tutte le macro-aree (da qui in avanti, indicheremo fra parentesi l’aumento o la diminuzione dei casi negli ultimi sette giorni e il numero di positivi un anno fa per ciascun Comune e macro-area).

A crescere di più è la cintura sud con 782 casi (+267; 386) ed un aumento settimanale del 51,84 per cento: Rivalta 175 (+59; 77), Beinasco 151 (+43; 69), Piossasco 147 (+52; 74), Orbassano 143 (+53; 107), Volvera 83 (+28; 23), Bruino 83 (+32; 36).

A ruota la cintura ovest con 1811 infetti (+555; 586) con un rialzo del 44,19 per cento: Rivoli 499 (+183; 183), Collegno 440 (+128; 109), Grugliasco 347 (+111; 127), Alpignano 175 (+37; 45), Pianezza 169 (+53; 68), Rosta 80 (+18; 9), Buttigliera 53 (+13; 35), Villarbasse 48 (+12; 10).

Quindi la val Sangone con 325 casi (+98; 95), pari al +43,17 per cento: Giaveno 205 (+55; 55), Sangano 36 (+16; 17), Coazze 30 (+15; 7), Reano 26 (+13; 5), Trana 21 (stabile; 7), Valgioie 7 (-1; 4).

Infine la valle di Susa con 559 positivi (+162; 310) per una crescita del 40,81 per cento. In bassa valle sono 470: Avigliana 101 (+21; 43), Sant’Ambrogio 53 (+27; 8), Almese 45 (+11; 19), Sant’Antonino 31 (+20; 9), Bussoleno 30 (+3; 16), Villardora 29 (+4; 9), Susa 27 (+6; 62), Caselette 25 (+12; 7), Condove 24 (+14; 9), Borgone 17 (+5; 3), Vaie 15 (+5; 4), Villarfocchiardo 14 (+8; 5), Caprie 13 (+1; 4), Rubiana 12 (+5; 20), Chianocco 9 (+3; 5), San Didero 6 (+2; 0), Chiusa San Michele 5 (+2; 7), Bruzolo 4 (stabile; 4), Venaus 4 (stabile; 2), San Giorio 3 (+2; 2), Mompantero 2 (stabile; 3), Novalesa 1 (-1; 7), resta a zero Mattie (stabile; 9). In alta valle 89: Oulx 21 (+7; 14), Bardonecchia 10 (-5; 4), Sauze d’Oulx 10 (+6; 3), Meana 9 (-1; 3), Salbertrand 9 (+1; 3), Sestriere 9 (+2; 7), Cesana 6 (-5; 6), Chiomonte 4 (+2; 5), Gravere 3 (stabile; 3), Sauze di Cesana 3 (+1; 0), Claviere 3 (+2; 0), Giaglione 2 (+2; 3), a zero Exilles (stabile; 2) e Moncenisio (stabile; 0).

su Luna Nuova di venerdì 24 dicembre 2021

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