AGRICOLTURA
17 Marzo 2022 - 23:53
Si allarga a macchia d’olio, è proprio il caso di dirlo, la coltivazione dell’ulivo in valle di Susa. Lo fa soppiantando, un poco per volta, ma con costanza, quella della vite, ormai relegata ad una nicchia di produttori professionali, senza più la base dei vignaioli amatoriali che aveva contraddistinto il dopoguerra fino a pochi anni fa. Così anche un comune vitivinicolo come Gravere, è in particolare il Colfacero, collinetta morenica al confine con Susa, sulla strada per il Frais, enclave assolata dell’Inverso, si sta poco per volta riconvertendo ad un coltura fino a pochi decenni fa relegata a poche piante messe a dimora più a scopo ornamentale che altro...
Su Luna Nuova di venerdì 18 marzo 2022
Clicca qui per acquistare la copia digitale e leggere l’articolo completo
Clicca qui per sottoscrivere un abbonamento a Luna Nuova
APPROFONDIMENTI
Inserisci un commento
Condividi le tue opinioni su Luna Nuova