SALUTE

S.Antonino, in ospedale con la punta di un peperoncino nel polmone: ora è salva

Un boccone di traverso 9 mesi fa, il calvario di Emanuela Cornagliotti. Tosse e fitte lancinanti con l’incubo tumore, poi la decisiva broncoscopia

21 Marzo 2022 - 23:37

S.Antonino, in ospedale con la punta di un peperoncino nel polmone: ora è salva

Mai sottovalutare un peperoncino particolarmente “arrabbiato” che ti va di traverso. Emanuela Cornagliotti lo ha imparato sulla propria pelle e ora può anche permettersi di scherzarci su, parlando di sé come della “Donna peperoncino” che ha fatto “diventare matti” tutti i medici che l’hanno presa in cura, messi di fronte ad un rebus clinico che di giorno in giorno si faceva sempre più difficile da risolvere. Ma per nove mesi, tra tosse, raffreddore e fitte lancinanti al polmone, è stato per lei un autentico calvario, che ad un certo punto le ha fatto anche temere il peggio. Maggio 2021. Emanuela è a tavola, con un bel piatto di pasta olio e peperoncino. Ultimo boccone. Qualcosa va storto, come è capitato a chiunque di noi: il peperoncino...

Quando ti tocca di entrare in un pronto soccorso la situazione è seria, c’è qualcosa che non va: malore, incidente, trauma… nel mio caso fitte lancinanti al polmone, così è iniziata la mia “avventura”, per fortuna finita bene. In quelle ore ho vissuto in un andirivieni continuo: arti spezzati, interventi d’urgenza… disgrazie da affrontare da soli, in questo tremendo periodo di pandemia non ancora superata. Spiccavano la gentilezza e la cortesia del personale sanitario e dei medici che dovevano correre per assistere tutti. Poi il mio ricovero nel reparto di medicina generale per ulteriori accertamenti: analisi, monitoraggio costante, sostegno morale, cambio terapia immediato dopo gli esiti degli esami. In ospedale la notte è lunga, c’è il silenzio...

su Luna Nuova di martedì 22 marzo 2022

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