GUERRA

Un orto per i profughi ucraini, Venaus si mobilita in pochi giorni

E il terreno lo dona Paola Cimaz, 83 anni, della Braida

16 Giugno 2022 - 23:41

Un orto per i profughi ucraini, Venaus si mobilita in pochi giorni

Coltivare un orto. Una cosa scontata per molti di noi. Magari nel terreno vicino a casa. Non così semplice se ti trovi a oltre 2mila chilometri da casa e sei un profugo di guerra. Una richiesta che avevano fatto i profughi ospitati prima del polo della protezione civile di Bussoleno, poi da alcune settimane a Venaus, nei mini alloggi del centro polivalente di borgata VIII Dicembre. E Venaus si è fatta letteralmente in quattro per loro. Nel giro di una settimana, con la supervisione del vicesindaco Adriano Favot, è stato reperito il terreno, in borgata Braida e sono iniziate le lavorazioni. L’orto è stato concesso da Paola Cimaz, che ha 83 anni, un portamento giovanile nonostante gli acciacchi dell’età e l’entusiasmo di chi sa di aver fatto la scelta giusta. «Non potevo più portarlo avanti io, è giusto che lo facciano loro se ne hanno voglia»... 

Su Luna Nuova di venerdì 17 giugno 2022

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