CONFERENZA SPETTACOLO

Femminile. Ma non è femmina: De Francia racconta la farmacologia di genere

Domenica pomeriggio all’Istituto Musicale Città di Rivoli

01 Aprile 2023 - 10:37

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La scienza incontra la musica. È “Femminile. Ma non è femmina”, conferenza/spettacolo proposta dalla stagione “Scene dal vivo” nell’ambito del ciclo “Scienza e creatività” domenica 2 aprile alle 18 all’Istituto Musicale Città di Rivoli Giorgio Balmas (via Capello 3), protagoniste Silvia De Francia (relatrice), che parla di farmacologia di genere, accompagnata dalla musica di Elisabetta Bosio (violino) e Barbara Pungitore (pianoforte).

Perché la maggior parte dei farmaci, fino ai primi anni Novanta, è stata testata soltanto su individui di sesso maschile? Uomini e donne possono affrontare eguali terapie con lo stesso profilo di sicurezza? Come mai ancora oggi non esiste un quadro completo di studio sul modello di genere nonostante le donne, più longeve rispetto agli uomini, consumino più farmaci, passando più anni di vita in peggiori condizioni di salute? In dialogo con Elisabetta Bosio al violino e Barbara Pungitore alla tastiera, Silvia De Francia, professoressa associata e ricercatrice in farmacologia al dipartimento di scienze cliniche e biologiche dell'Università di Torino, porta sul palco dell’Istituto Musicale “Femminile. Ma non è femmina”, un’affascinante, a tratti ironica quanto necessaria incursione nel mondo della farmacologia di genere. “Femminile. Ma non è femmina” fonde in una frase, in un concetto, e su un solo palco quello che per Silvia De Francia è il senso profondo dello studio e della divulgazione: «Scienza, musica, ricerca, salute e genere, lettura, scrittura, immaginazione ed ascolto. Ascolto di chi, per mancanza di studi oggettivi, oggi, ancora, viene curato in modo approssimativo. Ascolto della voce di chi per la scienza e per la conoscenza ancora non esiste. E chi non esiste, si sa, non ha diritti».

Il ciclo “Scienza e creatività”, giunto alla sua quarta edizione, si realizza attraverso un calendario di conferenze/spettacolo sul concetto della divulgazione scientifica che si fa veicolo di un messaggio pregnante, mutuato da Albert Einstein: «La creatività non è altro che una intelligenza che si diverte». Risultato di una collaborazione di competenze tra Polincontri Musica, alla quale è affidata la programmazione di relatori e tematiche scientifiche, e Istituto Musicale Città di Rivoli (Scene dal Vivo), che individua musicisti e programmi in sintonia con temi trattati, il ciclo si fa promotore di sempre nuove, originali produzioni, nelle quali il dialogo tra le discipline diventa fondamentale punto di partenza per la costruzione di un lessico comune. Sfatiamo così, con questa unione tra due enti, due idee, due linguaggi, la convinzione che culturalmente restringe il concetto di creatività al solo abito artistico, sperimentando ciò che Arthur Koestler chiamava “eco ri-creativa”, ovvero il momento in cui creatività scientifica e artistica coesisteranno.

Silvia De Francia è anche giornalista e divulgatrice scientifica su temi di medicina e farmacologia di genere. È autrice de “La medicina delle differenze: storie di donne, uomini e discriminazioni” (Neos Edizioni, 2020), primo libro italiano di taglio divulgativo sul tema della medicina e farmacologia di genere. Silvia De Francia sostiene che, ad unire tutto in lei, da sempre, sia l’amore per la comunicazione. Se pensa al rapporto che ha con le parole realizza d’aver sempre immaginato molto e, di conseguenza, sempre scritto per fissare le immagini. Ha cominciato a scrivere ancor prima di cominciare la prima elementare e per lei le parole sono come musica. Ma nel senso letterale del termine. Ha cominciato a suonare il pianoforte poco prima di cominciare la scuola elementare, associando così, allora, e per sempre, in una sorta di automatismo mentale, le lettere alle note. Per lei scrivere è sistemare le parole proprio lì, dove è giusto che stiano, come le note su di uno spartito. Leggere è riconoscere le melodie, e, in queste, riconoscersi. Scienza, musica, ricerca, salute e genere, lettura, scrittura, immaginazione ed ascolto. Ascolto di chi, per mancanza di studi oggettivi, oggi, ancora, viene curato in modo approssimativo. Ascolto della voce di chi per la scienza e per la conoscenza ancora non esiste. E chi non esiste, si sa, non ha diritti.

Elisabetta Bosio, diplomata in violino presso il Conservatorio Verdi di Torino, si è perfezionata in musica folk a Lorient in Bretagna. Oltre ad un'intensa attività concertistica classica, è stata violinista titolare dal 2010 al 2016 nel gruppo torinese Materdea (suonando violino elettrico, celtic rock). Dal 2007 è membro del quartetto klezmer Les Nuages Ensemble (nel ruolo di contrabbassista), del duo balcanico Les Mèli-Mèlo con la fisarmonicista Alessandra Osella (con il violino) e del gruppo di musica antica irlandese Euron Ensemble formatosi nel 2012 con l'arpista e compositore Enrico Euron (con violino). Nel 2014 nasce il duo Elizabeth Lounge Project con Cosimo De Nola nel quale propone musiche inedite e covers di brani riarrangiati in chiave lounge con l’ausilio del violino elettrico e del sequencer. Collabora, tra tanti, anche con i cantautori Federico Sirianni e Max Manfredi. Nasce inoltre nel 2017 l'Irish Coffee Meets trio che presenta i più famosi e storici brani del repertorio irlandese.

Barbara Pungitore si è diplomata presso il Conservatorio Verdi di Torino, perfezionandosi in seguito con i maestri Manoury (il jazz e le musiche extra-europee), Dal Pane (musica per il cinema), Aisemberg (il tango e Astor Piazzolla), Moni Ovadia e Roman Siwulak (l'esilio dal leggio), Riccardo Zegna (masterclass pianoforte jazz). Ha fondato il Trio Mousike (2003) e lo StropicciatoTango Trio (2010); è pianista del Hugo Frencia Tango Quintet e pianista accompagnatrice di Elena Colombatto, Vittorio Frigerio, Samuele Alletto, Laura Bonessa, Sonia Aimy, Angela Cayuela.

In ambito teatrale, ha partecipato con Moni Ovadia al Festival Internazione di Teatro Musicale Scatola Sonora 2011; è stata autrice ed esecutrice di brani di scena per letture, pieces teatrali, monologhi e spettacoli collaborando con l'AlmaTeatro di Torino e le attrici Valentina Veratrini, Mariella Fabbris, Laura Curino ed Elena Ruzza. Tra i musicisti in ambito jazz, classico e pop con cui ha collaborato negli anni: Marco Piccirillo, Mayumi Suzuki, Fabrizio Forte, Walter Calafore, Paolo Costanzo, Cecilia Slamig, Eilis Cranitch, Diego Vasserot, Tetyana Grygoryeva, Katarina Aberg, Ivano Gruarin, Fabrizio Fortunato.

Il progetto “Scene dal vivo” ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di S.Paolo nell’ambito del bando “Art~waves. Per la creatività, dall’idea alla scena” che guarda al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio.

Una collaborazione Istituto Musicale Città di Rivoli-Polincontri. Ingresso gratuito, prenotazione consigliata. Info rivolimusica@istitutomusicalerivoli.it, 329/ 7049324, 011/ 9564408, info@revejo.it, www.stagionescene.it.

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