SAN GIULIANO
02 Ottobre 2023 - 23:13
A Susa, dove scavi scavi, qualcosa salta fuori. Il movimento No Tav se lo aspettava, così come Telt lo aveva messo in conto. La facile previsione si è materializzata nei giorni scorsi, quando durante le indagini archeologiche preliminari in corso nei prati di fianco a Villa Cora, sede della Rsa San Giacomo, nella zona di San Giuliano dove è previsto lo sbocco del tunnel di base, sono venuti alla luce alcuni non meglio precisati reperti, forse di origine romana. Le operazioni di scavo sono state interrotte e la stessa Telt conferma di essere in attesa di nuove indicazioni da parte della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Torino che ora, dopo le opportune valutazioni, dovrà decidere come procedere: se ampliare gli scavi...
Secondo Mario Cavargna di Pro Natura Piemonte, tecnico di fiducia del movimento No Tav dalle riconosciute competenze di carattere storico-ambientale, quella ritrovata potrebbe addirittura essere “la più importante strada romana delle Alpi”. Il primo punto di analisi è definire l’area interessata dai lavori e quella di maggior importanza ai fini della ricerca archeologica: la linea Tav, uscendo dalla montagna, passerebbe, secondo il progetto, 100 metri ad est di Villa Cora, poi proseguirebbe a sud-est parallelamente alla autostrada. Qui taglierebbe in due l’area dello svincolo autostradale di Susa che, pertanto, dovrebbe essere totalmente demolito e ricostruito per lasciare il posto alla nuova linea ed alla nuova stazione internazionale (sempre che nel frattempo non si decida di spostarla a Bussoleno...
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