"Ama Villar", quando la solidarietà viaggia in Panda

Il volontariato è in crisi? Un po’ sì, lo è. Quante volte, su queste pagine, capita di riportare gli appelli di gruppi e associazioni che faticano a trovare un ricambio generazionale. O che addirittura si trovano costretti a chiudere bottega per carenza di volontari o di disponibilità a far parte di un direttivo, impegno che implica presenza, sacrificio, responsabilità. Un problema che dopo l’emergenza Covid, con tutte le sue ripercussioni, si è purtroppo acuito. Eppure, anche sul territorio di valli e cintura, sono ancora tante, per fortuna, le realtà che meritano di essere raccontate. Ecco allora un nuovo ciclo periodico di pagine tematiche dedicate al volontariato sociale e culturale. Per promuoverne il valore, per stimolare il coinvolgimento, per ricordare quanto il volontariato sia la spina dorsale di ogni comunità. Non è retorica: senza spirito comunitario, senza slancio solidale, saremmo un branco di sconosciuti. Non disperdiamo questo patrimonio. Mettere al centro “Gli altri” sarà sempre la ricetta per un mondo migliore.

La solidarietà viaggia su una Panda. Color nocciola o di un bel arancio. È l’auto più usata per i trasporti di anziani e bisognosi. Una visita in ospedale, un ritiro referti o anche solo un prelievo di sangue al Cup. Dieci chilometri o cento. Condove o Torino. Non fa molta differenza. È la dimensione minimalista di un modo di servire il paese iniziato dodici anni fa e che con il trascorrere del tempo ha messo insieme numeri importanti. Si chiama Ama Villar. Associazione mutuo aiuto, termine molto burocratico, che suona molto meglio nel suo acronimo. Sì, perchè mettere a disposizione il proprio tempo, la propria auto e, financo, il proprio pieno di benzina, soprattutto di questi tempi, è una scelta coraggiosa. Di gente che Ama il proprio paese. Un paese speciale, quando si parla di solidarietà...

Su Luna Nuova di venerdì 17 novembre 2023