Pfas: «Indagare sui numeri altalenanti»

L’acqua adesso è un po’ più trasparente, anche se con preoccupanti picchi di presenza di Pfas e Pfoa. Sono stati diffusi nella giornata di ieri i dati raccolti tra il 2023 e la prima metà del 2024 sulla presenza di inquinanti nell’acqua valsusina. I valori sono ondivaghi, certo, ed entro i limiti dei parametri europei che entreranno presto in vigore, ma resta il fatto che in alcuni comuni siano comunque molto alti e non si conoscano, al momento, la o le fonti di inquinamento, che potrebbero andare da sversamenti illegali di rifiuti a lavorazioni di cantiere...

Giuseppe Ungherese, lei è il responsabile nazionale di Greenpeace per le campagne relative all’inquinamento, e si è occupato molto in questi ultimi anni dei Pfas presenti nelle acque potabili di tutta italia. Che cosa l’ha due volte a visitare la Valsusa per la seconda volta nell’arco di pochi mesi? «Alcuni mesi fa siamo venuti a conoscenza di questa contaminazione che secondo i dati degli enti pubblici in particolare modo di Smat, interessa diversi comuni della valle; ti confesso quando ho visto per la prima volta quei dati sono saltato sulla sedia, mai avrei pensato di trovare quelle quantità di Pfas in comuni collocati ad...

Le Unioni Montane Valle Susa e Alta Valle Susa, come ribadito nel tavolo tecnico del 10 dicembre, sottolineano come i valori attualmente riscontrati siano entro i limiti di legge: mettono però l’accento sull’anomalia nella loro distribuzione, che merita un approfondimento scientifico specifico. «Intendiamo richiedere agli enti preposti di affidare al Consiglio nazionale delle ricerche uno studio mirato per indagare la natura delle anomalie rilevate - sottolinea Pacifico Banchieri, presidente dell’Unione Valle Susa - Parallelamente, le Unioni si impegnano a mantenere operativo il tavolo...

Su Luna Nuova di venerdì 20 dicembre 2024

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