SCUOLA
03 Gennaio 2025 - 19:11
La sede centrale dell'Istituto comprensivo di Sant'Ambrogio
L'accorpamento fra gli Istituti comprensivi di Sant'Ambrogio e Condove, con quest'ultimo come sede accorpante, sarà al centro di un consiglio comunale aperto in programma giovedì 9 gennaio alle 20,30 nella sala consiliare di piazza 25 Aprile: a richiederne la convocazione è stato il gruppo di minoranza "Miglioriamo Sant'Ambrogio" guidato da Sonia Ostorero, anche a seguito di una petizione di circa 400 firme che esprime il "no all'unificazione degli Istituti comprensivi" prevista a partire dal prossimo anno scolastico. Una decisione già approvata a settembre dalle giunte di Sant'Ambrogio, Condove, Caprie e Chiusa San Michele, i quattro comuni a cui farà capo il nuovo Ic, e dal consiglio d'Istituto di Sant'Ambrogio, mentre quello di Condove ha espresso parere contrario: la Città metropolitana di Torino, nel mese di novembre, ha poi dato il proprio benestare alla fusione al termine del lavoro di ricognizione sul dimensionamento scolastico che le era stato affidato dalla Regione Piemonte.
La petizione di cui la minoranza si fa portavoce lancia un appello all'amministrazione comunale per «interrompere questo percorso e rivalutarlo solo dopo aver ottenuto ogni garanzia nell'interesse degli studenti, degli insegnanti e degli altri lavoratori delle scuole», vista la «probabile perdita di centralità dell'Istituto locale e riduzione dei servizi offerti in loco». Dall'anno scolastico 2025-26, Sant'Ambrogio è infatti destinata a perdere la sede dell'Istituto comprensivo, diventando uno dei comuni facenti capo a quello di Condove: non dimentichiamo che Sant’Ambrogio, da quando nel 2000 erano stati creati gli Istituti comprensivi, rappresentava un’anomalia nel panorama valsusino, essendo l’unico rimasto “a Comune unico” con i suoi quattro plessi, poi diventati tre (infanzia, primaria, secondaria di primo grado) dopo che due anni fa il vecchio plesso della primaria Nino Costa di via Trieste è stato accorpato alla Gianni Rodari di via Garibaldi.
Le ragioni per l'accorpamento sono di natura tecnica ma anche didattica, visto che per diversi anni gli attuali Istituti di Condove e Sant'Ambrogio non hanno potuto contare su un dirigente scolastico titolare ma sono stati costantemente in regime di reggenza: una situazione "sanata" soltanto nell'autunno 2024 con la nomina di due dirigenti titolari, dopo lo sblocco dell'ultimo concorso per dirigenti scolastici che si era svolto nel giugno 2023 ma il cui esito era stato congelato a causa dei numerosi ricorsi, prima della sentenza con cui il Consiglio di Stato ha dato il via libera alle recenti nomine. Obiettivo della minoranza, non contraria a priori all'accorpamento, è anzitutto quello di fare chiarezza sul percorso seguito nei mesi scorsi, rispetto a cui il gruppo guidato da Sonia Ostorero mantiene alcune perplessità, e di ottenere tutte le necessarie garanzie per studenti, insegnanti e lavoratori, come richiesto dalla petizione.
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