SHOAH

"Sul Treno della Memoria": perchè una volta saliti, non si scende più...

Quest’anno l’esperienza si apre agli adulti, fra cui molti valsusini. «Ho bisogno di sperare che l’orrore dell’Olocausto non si ripeta mai più». Berlino, il passato da raccontare. Ravensbrück, la crudele disumanità verso le donne

23 Gennaio 2025 - 23:29

"Sul Treno della Memoria": perchè una volta saliti, non si scende più...

Pagine a cura delle ragazze e dei ragazzi del ‘Treno della Memoria’: da 20 anni sui luoghi della Shoah, per non dimenticare

Dal “Treno della Memoria” non si scende mai. È un detto nato tra i ragazzi e le ragazze che nei 20 anni di storia del progetto hanno condiviso questa esperienza. Non esprime niente di più vero. Io l’ho sentito per la prima volta nel 2019, quando aderii all’iniziativa come partecipante. Il progetto era nato molti anni prima, esattamente nel 2005, da alcuni studenti che, dopo essere rientrati da Cracovia, diedero vita al “Treno della Memoria”. Tornai cambiato, con uno sguardo rinnovato su tutte le cose e le persone, con una voglia di fare tipica di chi ha vissuto una bella esperienza e non vede l’ora di trascinarsi dietro chiunque conosca. Il nocciolo della questione è proprio questo: il viaggio ti lascia una nuova consapevolezza. Ti fa prendere la decisione di provare a fare la tua parte per migliorare la società in cui vivi. Anziché rimanere con le mani in mano, la Memoria mi...

gli articoli di Gabriele Iorianni, Rachele Mosca e Lara Cristiani su Luna Nuova di venerdì 24 gennaio 2025

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