TAV TORINO-LIONE

San Didero: ripartiti i lavori per la rotonda-autoporto sulla statale 25

Traffico a senso unico alternato, i No Tav: «Subito code e disagi alla viabilità, contingentamento del traffico su gomma prima di aprire l'autoporto»

25 Marzo 2025 - 18:18

San Didero: ripartiti i lavori per la rotonda-autoporto sulla statale 25

Sono ripartiti stamattina lungo la statale 25 i lavori per il completamento della nuova rotonda di San Didero che dovrà dare accesso al futuro autoporto in fase di costruzione, opera connessa al Tav Torino-Lione a seguito del previsto trasferimento dell'infrastruttura in funzione a Susa-Traduerivi che a sua volta dovrà fare spazio, teoricamente, alla stazione internazionale e, prima ancora, al deposito temporaneo di smarino proveniente dallo scavo del tunnel di base di Chiomonte.

La circolazione è regolata a senso unico alternato, con momenti di lunghe code sulla statale 25, mentre una porzione dell'adiacente piazzale in cui si trova il presidio No Tav è stata circondata da jersey e filo spinato per permettere lo svolgimento delle operazioni. Lavori che nella prima fase di un mese fa «hanno già portato pesanti disagi alla viabilità e rappresentato un grave rischio per l’incolumità degli automobilisti, dovuti a segnaletica insufficiente, restringimenti pericolosi della carreggiata e un inspiegabile utilizzo di filo spinato nel bel mezzo di una strada statale - sottolinea in un comunicato il sito Internet www.notav.info - Nonostante le perplessità avanzate dai sindaci di Bruzolo, San Didero e dall’Unione montana, comunicate a Telt ed Anas durante l’incontro del 28 febbraio scorso e nonostante l’impegno del movimento No Tav per cercare di evitare ulteriori danni materiali ed ambientali al territorio, i lavori sono ripresi e con essi si sono palesati nel concreto tutti i disagi alla viabilità e alla vivibilità della nostra valle».

La richiesta del movimento No Tav è «che cessino immediatamente i disagi che in questo momento stanno perseguitando i valsusini e che l’autoporto di San Didero non venga attivato prima che ci sia una precisa e rigorosa disposizione di contingentamento del traffico su gomma, che non può di certo transitare dalle statali. Ci troviamo in una fase in cui è ancora tutta aperta la partita riguardo l’ubicazione della futura stazione internazionale che, dovesse essere ricollocata a Bussoleno, farebbe del nuovo autoporto di San Didero l’ennesima cattedrale nel deserto. Tutto ciò che sta succedendo oggi e che continuerà nei prossimi giorni, non è che un piccolo assaggio di quello che avverrà se mai dovessero iniziare i lavori nella piana di Susa. Che questi primissimi interventi rendano consapevoli i valsusini della inequivocabile necessità di impegnarsi in prima persona per difendere la propria vita e il futuro della nostra valle».

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