SABATO DA TRADUERIVI
12 Maggio 2025 - 23:58
Susa “chiude per Tav”: dalle due principali scuole superiori presenti in città, il liceo Norberto Rosa e l’Itis Ferrari, con i cartelli affissi dagli studenti sui cancelli d’ingresso, alla stazione ferroviaria, dove il comitato pendolari Sfm3 ha denunciato i già pesanti disagi che da mesi vivono ogni giorno sulla linea storica. E poi il palazzo comunale sarcasticamente ribattezzato “Uffici di Telt”, issando sulle mura esterne un apposito striscione, e l’ospedale di Susa, assunto come emblema dei rischi per la popolazione residente, stretta nella morsa fra “devastazione ambientale” e “tagli alla sanità”. Edifici-simbolo che sono stati tutti simbolicamente avvolti dai manifestanti con dei nastri bianchi e rossi da cantiere, a simboleggiare la chiusura della città “in omaggio” al Tav. Prima ancora che una manifestazione di protesta, sulla falsariga delle decine e decine organizzate negli ultimi 30 anni dal movimento No Tav, quello andato in scena sabato 10 maggio da Traduerivi a Susa, con attraversamento...
su Luna Nuova di martedì 13 maggio 2025
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