CICLISMO

Il riscatto di Yates, sette anni dopo sul Colle delle Finestre

Il 25 maggio 2018 aveva perso il Giro a favore di Froome. Tante bandiere palestinesi e una babele di appassionati sullo sterrato. La neonata Pro loco supera la prima "prova di fuoco". Lys-Rubiana: un giorno di festa dopo l’alluvione. Le riprese Rai in valle e quel "signore da Oscar"

03 Giugno 2025 - 00:08

Il riscatto di Yates, sette anni dopo sul Colle delle Finestre

Simon Yates (in giallo), vincitore del Giro d’Italia, sulle strade di Meana mentre sta per sferrare l’attacco decisivo, proprio dove nel 2018 aveva perso la maglia rosa

Simon Yates aveva un conto in sospeso con il Colle delle Finestre. Ha aspettato sette anni, da quel giorno di maggio del 2018, quando il suo calvario in rosa iniziò sui tornanti del colle e terminò sull’arrivo in salita dello Jafferau, a mezz’ora dal marziano Chris Froome. Una cotta epica, che si era legato al dito. Fino a sabato. Una prima parte sorniona, dove ha lasciato sfogare i due galletti latinos Del Toro e Carapaz, per poi stroncarli con la sua progressione poco sopra Meana. Una volta preso il volo il britannico non si è più voltato, trasformando la salita verso Sestriere in una lunga passerella rosa. La storia di questa giornata, a livello sportivo, è tutta qui. Riassumibile con il più classico “tra i due litiganti il terzo gode”. Ma c’è una narrazione più piccola, minima, ma comunque importante, che gira intorno ad un pomeriggio che ha fatto la storia del ciclismo moderno. È quella...

Danilo Bighi, come tutti i volontari della Pro loco, è stravolto dalla fatica al termine della due giorni rosa meanese. Meana al centro dell’attenzione di tutto il mondo e una Pro loco appena ricostituita e ancora digiuna di grandi eventi. Il Giro poteva potenzialmente essere una bomba pronta ad esploderle fra le mani, ma a Meana si sono rimboccati le maniche e con la fortuna, sotto forma di due giornate splendide di sole, hanno messo insieme un bel successo. «Venerdì la squadra della Pro loco, composta da circa 30 persone, ha completato l’allestimento dell’area della festa, preparato la linea per la cucina e si è presa una prima soddisfazione: ci siamo resi conto che la mole di lavoro di organizzazione ci ha portati ad avere davanti agli occhi ciò che fino a quel momento ci eravamo solo immaginati», ricorda Bighi...

Dopo tanti guai causati dall’alluvione del 17 aprile scorso, Rubiana si è concesso un fine settimana di festa. Una serata e una mattinata in tinta rosa, con la festa del venerdì sera che ha preceduto il passaggio della carovana del Giro d’Italia. «Per il paese è stato un momento felice dopo tanta sofferenza. I cittadini per qualche momento hanno potuto distrarsi dai problemi, ritrovare un po’ di allegria e senso di comunità. Erano gli obbiettivi che volevamo raggiungere», dice il vicesindaco Luca Fabbroni. Grande entusiasmo al colle del Lys, all’incrocio di borgata Favella e in piazza Roma, dove il Comune ha allestito...

Il passaggio del Giro d’Italia ha regalato alla valle di Susa una nuova vetrina mediatica in diretta nazionale prima sui teleschermi di RaiSport e poi su quelli di Rai2: l’approdo della testa della corsa in bassa valle è avvenuto proprio durante lo “switch” della diretta fra i due canali, facendo inevitabilmente perdere qualche momento che poteva essere dedicato al racconto del territorio e alla sua storia. Neanche un minimo accenno, per dire, alla Sacra di San Michele, monumento simbolo della Regione Piemonte. Non sono comunque mancate ampie inquadrature, anche dall’alto via elicottero, del territorio...

su Luna Nuova di martedì 3 giugno 2025

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