TORINO-LIONE

Tav e smarino a Susa: il progetto deve tornare al ministero

Modifiche per i capannoni al chiuso, venerdì scorso Osservatorio riunito al Castello di Susa. Banchieri: «Serve una nuova Via». Carena: «Al tavolo anche Sitaf e Rfi»

03 Giugno 2025 - 00:08

Tav e smarino a Susa: il progetto deve tornare al ministero

Il progetto Tav dovrà “tornare a Roma” per alcune modifiche definite da Telt “non sostanziali”. Tutto nella norma, insomma, secondo la società italo-francese incaricata di realizzare la sezione transfrontaliera della Torino-Lione: non si tratta formalmente di un’ulteriore variante, motivo per cui non è prevista una nuova Valutazione d’impatto ambientale (Via), ma dal punto di vista dell’iter autorizzativo questo potrebbe comportare qualche nuovo allungamento delle tempistiche in vista dell’apertura dei cantieri per il tunnel di base nella piana di Susa. Ipotesi, quest’ultima, ovviamente smentita da Telt, ma tutti sappiamo come vanno le cose in Italia. È comunque una novità non prevista che l’Unione montana Valle Susa, attraverso i suoi tecnici, proverà a sfruttare a proprio favore, proponendo nuove osservazioni al progetto e chiedendo ufficialmente che invece una nuova Via...

su Luna Nuova di martedì 3 giugno 2025

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