MEMORIA E VITA

Sentieri partigiani: il "Non si trova" ritrovato nel parco del Col del Lys

I rifugi-simbolo dopo il rastrellamento del 1944. "Archeologia resistenziale": l’Ecomuseo, Sguayzer e Kiro Fogliazza

03 Luglio 2025 - 23:51

Sentieri partigiani: il "Non si trova" ritrovato nel parco del Col del Lys

Il "Non si trova", rifugio provvisorio utilizzato dai partigiani della cintura ovest nei giorni seguenti al rastrellamento del 2 luglio 1944

Sentieri partigiani, in quell’area collocata nel parco naturale del Colle del Lys, a ridosso tra i comuni di Rubiana e di Viù. Sono ancora lì. E sono sempre più frequentati, soprattutto dai giovani. Sono i sentieri percorsi da partigiane e partigiani per giungere a rifugi e postazioni considerate più sicure per sottrarsi alla furia dei rastrellamenti nazifascisti che in queste zone furono particolarmente cruenti. Da anni Marco Sguayzer, seguendo “le orme” di chi li aveva percorsi, ha saputo creare un interesse e una memoria resistente sulla loro realtà. E forse, con un gruppo di altri appassionati di montagna e di Resistenza, è andato oltre. Anche sulle tracce di indicazioni contenute in libri scritti da partigiani che quei sentieri li avevano battuti. «Tra le attività dell’Ecomuseo del Colle del Lys ci sono l’individuazione dei luoghi di memoria della 17ª Brigata Garibaldi “Felice Cima”...

su Luna Nuova di venerdì 4 luglio 2025

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