IERI SERA IN VIA CADORE
18 Agosto 2025 - 11:31
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Non c'è stato nulla da fare per Eleonora Magnarello, la ragazza di 29 anni che ha perso la vita ieri sera, domenica 17 agosto, a Rivalta a seguito del grave incendio divampato in una palazzina di viale Cadore 53, nell'alloggio al secondo piano dove viveva insieme al padre Gian Carlo di 67 anni. Il dramma si è consumato intorno alle 21,30: i vigili del fuoco, intervenuti sul posto, hanno messo in sicurezza l’area ed estratto la ragazza dall’edificio, che è stata poi trasportata in codice rosso presso l'ospedale Cto di Torino dal personale del soccorso sanitario, mentre il padre è stato ricoverato all'ospedale di Rivoli in condizioni da accertare.
Stando alle prime ricostruzioni, a lanciare l'allarme è stato un vigilante che quando è divampato il rogo stava passando dalle parti di via Cadore: l'uomo, con grande coraggio, è entrato nella palazzina riuscendo a trarre in salvo Gian Carlo Magnarello, che trovandosi nella cucina ha avuto modo di rifugiarsi per tempo nelle scale. La stessa cosa non è purtroppo riuscita a fare la figlia Eleonora, che si trovava nella camera da letto, evidentemente più lontana dalla via di fuga, che è quindi rimasta intrappolata nell'alloggio in preda alle fiamme: per estrarla dall'abitazione si è quindi reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco, ma purtroppo la giovane è giunta in ospedale in condizioni ormai disperate. Il padre, invece, pur intossicato dal fumo, non sarebbe in pericolo di vita. Le cause dell'incendio sono ancora al vaglio degli inquirenti: al momento l'ipotesi più accreditata è che il rogo si sia esteso a seguito di una fiammata partita dalla cucina che nel giro di pochi minuti ha poi avvolto l'intero appartamento.
Si tratta della seconda tragedia di questo tenore avvenuta nell'arco di pochi giorni sul territorio di valli e cintura: a Villar Dora, la notte tra giovedì 14 e venerdì 15 agosto, aveva perso la vita un uomo di 90 anni, Andrea Sebelic, di origine croata, a seguito di un principio d'incendio che aveva interessato la sua abitazione di via Don Oreste Caramello 6. A dare l'allarme era stato un vicino di casa, che aveva notato del fumo fuoriuscire dalla porta d'ingresso dell'alloggio al piano terra. Sebelic era stato ritrovato nel letto, ormai privo di vita, dai vigili del fuoco, intervenuti nel corso della notte: le finestre erano chiuse, aspetto che non ha fatto altro che aggravare la situazione. Il 90enne verosimilmente è mancato durante il sonno, senza accorgersi di nulla, con l'appartamento ormai avvolto dal fumo. Il corpo della vittima è stato poi estratto dall'abitazione da parte dei vigili del fuoco: era presente anche la sindaca Norma Tabone, che ha atteso sul posto sino all'arrivo del figlio di Andrea Sebelic.
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