VIABILITÀ E SICUREZZA

Bianco chiuso da lunedì: il Frejus-bis al primo "stress-test"

Verso la chiusura per 15 settimane in Valle d’Aosta: +43% di Tir al traforo nel 2024. Seconda canna inaugurata con Salvini, le perplessità di Cavargna. Aumento del traffico: Sitaf rassicura, Carena chiede un tavolo. A32: cantieri fermi, lunghe code e disagi in estate

28 Agosto 2025 - 23:32

Bianco chiuso da lunedì: il Frejus-bis al primo "stress-test"

Per il terzo autunno consecutivo, e salvo cambi di programma ne seguiranno altri 15, il traforo autostradale del Frejus si appresta a vivere lo “stress-test” della chiusura del traforo del Monte Bianco con il conseguente incremento del traffico, soprattutto pesante, ma con una novità rispetto al passato: l’entrata in funzione della seconda canna, inaugurata lunedì 28 luglio in pompa magna a Bardonecchia. Alla cerimonia sono intervenuti i sindaci di Modane e Bardonecchia, Jean-Claude Raffin e Chiara Rossetti (che ha colto l’occasione per chiedere ai governi italiano e francese la riattivazione della fermata di Tgv e Frecciarossa a Bardonecchia e della tratta ferroviaria storica che unisce i due comuni transfrontalieri), il presidente di Sftrf Christophe Castaner e l’amministratore delegato di Sitaf Claudio Vezzosi, i presidenti delle Regioni Auvergne-Rhône-Alpes e Piemonte, Fabrice Pannekoucke e Alberto Cirio, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti italiano Matteo Salvini e il suo omologo francese...

Nonostante le rassicurazioni di Sitaf, il timore che in realtà con la seconda canna del Frejus il traffico, soprattutto pesante (al netto delle chiusure del Bianco), sia comunque destinato ad aumentare rimane palpabile soprattutto tra gli amministratori locali. Il presidente dell’Unione montana Alta Valle Susa Mauro Carena, presente all’inaugurazione insieme all’assessore dell’Unione montana Valle Susa Luca Giai e al vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, torna infatti a ribadire la richiesta di un incontro urgente con i vertici di Sitaf per discutere quali misure possano essere adottate per proteggere il territorio da un aumento del traffico che lo stesso Carena ritiene in qualche modo inevitabile e dalle sue potenziali conseguenze negative su ambiente, salute pubblica e settore turistico: «La valle di Susa non può e non deve essere solo “utilizzata” - afferma Carena - il territorio rischia di trasformarsi nella “valle dei Tir” a causa delle continue chiusure autunnali del traforo del Monte Bianco...

su Luna Nuova di venerdì 29 agosto 2025

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