UMANITÀ E VITA

Cesare al ritorno dalla Flotilla: «Mai abituarci alle ingiustizie»

Parla lo skipper almesino Curtabbi, il capitano della nave Morgana colpita da Israele: «Abbiamo dimostrato il potere che la gente comune può ancora esercitare manifestando il dissenso»

06 Novembre 2025 - 23:32

Cesare al ritorno dalla Flotilla: «Mai abituarci alle ingiustizie»

«Prenditi la patente nautica e un giorno mi porterai in barca». Per raccontare la storia di Cesare bisogna partire da qui. Da quel giorno del 2016 in cui, di rientro ad Almese durante il suo anno sabbatico post-liceo, trascorso a Parigi lavorando in un ristorante, Cesare vuole a tutti i costi restituire ai suoi genitori un piccolo prestito che aveva ricevuto da loro. Sua mamma gli risponde con quelle parole. Lui le prende alla lettera. Si iscrive al Centro velico di Avigliana e inizia la sua lunga navigazione. Prima la patente “entro le 12 miglia”, poi i corsi a La Spezia e la “integrazione senza limiti”. «Me la cavavo bene e ci ho preso gusto». Fino a che, da semplice passione, andar per mare diventa per lui un lavoro. È proprio vero che nulla avviene per caso: ormai da più di quattro anni Cesare Curtabbi, 30 anni di Almese, nessuna tradizione marinaresca in famiglia e una laurea triennale in Business & Management all’Università di Torino, è uno skipper affermato. Lavora principalmente in Sardegna...

su Luna Nuova di venerdì 7 novembre 2025

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