RECENSIONI

Libri sulla Luna: "Estranea"

Yael van der Wouden, di madre israeliana e padre olandese, in questo romanzo d'esordio tradotto in 25 Paesi, che ha sbalordito critica e pubblico conquistando premi e riconoscimenti, affronta con prospettive diverse la memoria dell’Olocausto: rilegge le due parti del problema, vittime e carnefici.

31 Ottobre 2025 - 14:50

Libri sulla Luna: "Estranea"

rubrica a cura di Eva Monti

Questo libro, stupefacente, arriva a descrivere come si possa diventare complici silenziosi davanti ad un dramma se non lo si riconosce e fa sentire tutto il peso della memoria storica in cui i segreti familiari si insinuano. Ci domandiamo chi sia l’estranea che dà il titolo italiano al fortunato esordio di Yael van der Wouden. Sarebbe facile rispondere, dalle prime 100 pagine, che si tratta di Eva, giovane donna che arriva a rompere il silenzio della grande casa dove vive, quasi reclusa, Isabel. Sarebbe un giudizio affrettato. In questo mirabile thriller psicologico, che ricorda le atmosfere di Giro di vite di Henry James, siamo spaesati come nel finale del film The Others, in cui i vivi sono i morti e i morti sono i vivi. Nulla è come sembra, e bisogna addentrarsi nella storia per scoprire tutte le verità. Le ferite aperte sono tante e non solo personali, ma anche collettive di una Europa che non riesce a perdonarsi, nonostante siano passati quindici anni dalla guerra. Siamo in Olanda, nel 1961...

su Luna Nuova di venerdì 31 ottobre 2025

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