BARDONECCHIA
30 Aprile 2019 - 00:12
Baffoni bianchi da savoiardo, occhi profondi che ti scrutano come fanno con i camosci all’alba, nella neve, che non perdono nessuno dei tuoi movimenti. Giuseppe Abate, che a Bardonecchia tutti conoscono come Pino, è il prototipo di quello che ti aspetteresti se desiderassi incontrare un montanaro. Quelli di un tempo, forgiati dall’aria fina del mattino, dai tanti passi lenti in salita e svelti in discesa, dallo sguardo e dall’istinto selvatico. Di quelli che incontri al bar delle guide, con il bicchiere di vino...
su Luna Nuova di martedì 30 aprile 2019
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