MUSICA
19 Dicembre 2011 - 19:58
I Girano Voc
Una “buona novella” per Natale. Non una qualunque, ma la celebre “opera concept” dell’indimenticabile Faber, al secolo Fabrizio De Andrè. È questo l’originale regalo che il circolo Rege Moretto e la parrocchia di Sant’Antonino vogliono offrire alla popolazione per il Natale alle porte. L’appuntamento è per stasera, martedì 20 dicembre, alle 21 nella chiesa di piazza Libertà (ingresso libero). A interpretare i brani dell’album inciso nel 1970 da De Andrè sarà il sestetto vocale “Girano voci”, composto da quattro voci maschili e due femminili che si esibiranno “a cappella”, ovvero senza l’accompagnamento di strumenti musicali: sul palco saliranno Cristiana Cordero (soprano), Annalisa Mazzoni (contralto), Alessandro Baudino (tenore), Claudio Poggi (tenore), Pietro Garavoglia (baritono) e Davide Motta Frè (basso).
Il “concept album” di De Andrè è tratto, come noto, dalla lettura di alcuni vangeli apocrifi, in particolare il “Protovangelo di Giacomo” e il “Vangelo arabo dell’infanzia”, che offrirono a Faber lo spunto per celebrare colui che il grande cantautore genovese, negli anni cuore della contestazione giovanile, non esitò a definire “il più grande rivoluzionario della storia”: Gesù Cristo. La trama del disco punta infatti a scoprire la vocazione umana, terrena, a volte quasi sofferente, per certi versi provocatoria e rivoluzionaria, di una figura storica come Gesù di Nazareth. I brani che raccontano la storia della sua nascita attraverso un punto di vista marcatamente umano sono stati per l’occasione riletti e arrangiati per sole voci dal compositore torinese Carlo Pavese, con armonizzazioni e spunti che spaziano dal sapore antico a quello contemporaneo. Sarà dunque una bella occasione per riascoltare, nel quarantennale della loro presentazione, brani che hanno fatto la storia come “Laudate dominum”, “L’infanzia di Maria”, e ancora “Via della croce” e “Maria nella bottega d’un falegname”, solo per ricordarne alcuni. E farà piacere ascoltarli, o riascoltarli, un po’ a tutti: irriducibili appassionati di Faber, amanti della musica leggera, classica e del canto corale, credenti e non credenti. Perché questo è Fabrizio De Andrè.
su Luna Nuova del 20 dicembre
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