TEATRO

La vita di Raffaello: un viaggio nella bellezza con Matthias Martelli

L'attore erede di Dario Fo ha incantato il Magnetto di Caselette

09 Febbraio 2024 - 17:25

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Quasi chiunque può salire su un palco e raccontare una storia. Pochi possono salire su un palco e farla “vivere”, quella storia. Farla vivere al pubblico e far rivivere la “storia” stessa.

Tra questa sparuta gente (di teatro) c’è di sicuro Matthias Martelli, tornato al salone polivalente Magnetto di Caselette per la “RassegnaT-Il teatro è a Caselette” organizzata dall’associazione Messinscena, mercoledì con “Raffaello il figlio del vento”. Un monologo musicato dal vivo dal maestro Matteo Castellan, coprotagonista dello spettacolo.

La storia è quella di Raffaello Sanzio, artista e genio che con la sua vita e le sue opere ha lasciato un segno di grazia e perfezione, ma ha anche sfidato la moralità dei suoi tempi.

Una vita breve, intensa a tratti provocatoria raccontata da Matthias Martelli in un’ora e 15 minuti o poco più in cui è stato capace di trasmettere al pubblico tutta la carica creativa dell’artista marchigiano, il suo genio precoce e poco incline al conformarsi, il suo amore per la bellezza, per l’arte, per la libertà della mente.

Gli “strumenti” di Martelli sono un testo semplice ma colto, una voce sempre pulita, la gestualità assorbita dai suoi maestri: Dario Fo (di cui è considerato erede artistico) e Eugenio Allegri, indimenticato ed amato autore, attore e regista torinese, per anni alla guida del teatro aviglianese. Non a caso a recita conclusa, quando Martelli lo ricorda, scatta l’applauso commosso.

“Raffaello il figlio del vento” è uno spettacolo di teatro popolare (e popolato, visto il quasi tutto esaurito). Popolare ma alto, in cui anche scherzare con il pubblico e le involontarie interruzioni provocate dal vociare in sale, diventano parte stessa della messa in scena, dell’evento.

L’emozione sale poi, quando Martelli racconta dell’amore di Raffaello per la sua compagna e della morte dell’artista. Con poche intense parole Martelli trascina il pubblico nella gioia e nel dolore di una vita che si è spezzata troppo presto e di una mente che è diventata eterna.

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