MUSICAL

Il tempo delle cattedrali: i Fantastorie e la storia di Quasimodo

Due repliche al teatro Magnetto di Almese

23 Febbraio 2024 - 17:29

Il tempo delle cattedrali: i Fantastorie e la storia di Quasimodo

La compagnia "I Fantastorie" torna in scena con un musical, “Il tempo delle cattedrali”, che nasce da un'idea della regista Elisa Testa, che reinterpreta in due atti il celeberrimo “Notre Dame de Paris” di Riccardo Cocciante e Luc Plamondon, in scena sabato 24 febbraio alle 21 e domenica 3 marzo alle 18 al teatro Magnetto di Almese (via Avigliana 17). Una nuova produzione che fa seguito agli apprezzati “Mary Poppins”, “La famiglia Addams” e “La Sirenetta”, andati in scena negli anni scorsi.

«La drammatica vicenda d'amore di Victor Hugo è sempre stata raccontata come moderna, ma mai come in questa rappresentazione viene riscoperta nell'accezione “pop” e non perché musicalmente adattata, bensì perché “popolare” e sicuramente, in questa veste, estremamente attuale», dicono i Fantastorie riferendosi a “Notre Dame de Paris”.

«Non appena si inizia con la prima canzone sembra di entrare in uno spazio musicale senza data, che era contemporaneamente "l'anno del signore 1482", e il momento attuale - proseguono - Il problema dell'inclusione e della paura del diverso, gli stranieri, l'asilo, i cittadini, i diritti acquisiti e da acquisire, la religione come scusa di ogni cosa, la vendetta, la colpevolizzazione della donna, la ragione e il sentimento, la purezza e la passione, perfino il bullismo: tutti temi che sono spaventosamente contemporanei e che spesso vedono vittima e carnefice confondersi. Zingari che combattono in tute bianche contro guardie che paiono aver indossato la divisa di un movimento di protesta fin troppo conosciuto e uomini che con il loro abito professano alti ideali ma che si macchiano di spregevoli azioni».

A tutto questo fanno da contorno le scenografie e le proiezioni che aiutano lo spettatore ad immedesimarsi nello spazio e nel tempo in cui si svolge l’azione, con le colonne di pietra sulla cui sommità si ergono i “mostri di pietra”, gli unici amici di Quasimodo; e naturalmente le campane (le “tre Marie”), le sole che riescono a colmare il “vuoto d’amore” che la bella Esmeralda (e la crudeltà del mondo fuori Notre Dame) lascia nel cuore del povero campanaro. «Di questo spazio scenico sono autentici “padroni” e protagonisti i ballerini, siano essi clandestini che chiedono asilo a Notre Dame, o membri della Corte dei Miracoli, che lo riempiono con spettacolari coreografie».

Lo spettacolo sarà dedicato a Morena Guerini, performer della compagnia teatrale scomparsa recentemente e proprio in sua memoria parte dell’incasso sarà devoluto all’Associazione Vittime della Strada. Ingresso ad offerta libera. Prenotazioni allo 338/ 9792432.

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