DANZA CONTEMPORANEA

Movimento, natura e relazioni: ad Interplay la coreutica indaga l'uomo

Ultime tre coreografie martedì sera alla Lavanderia a Vapore

10 Giugno 2024 - 11:18

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Il festival della danza Interplay si avvia a conclusione con gli ultimi spettacoli ospitati dalla Lavanderia a Vapore di Collegno (corso Pastrengo 51) martedì 11 giugno.

Si parte alle 21 con “Inesorabilmenteunavia” di Yoy Performing Arts (35 minuti). «Questo lavoro si ispira alla video-opera “Il Bisonte” di Bizhan Bassiri e Stefano Taglietti del 1998, dove si indaga il movimento implacabile della natura che si rigenera costantemente, trasformando energia pura in forma e viceversa, senza mai cessare il suo corso - spiegano gli organizzatori - Questa tensione rivela un rituale, un’unica strada cattura lo sguardo, offrendo continui simboli e associazioni, che si alternano in un ciclo chiuso e ipnotico. Una sequenza inesorabile assume la forma di un percorso che nega l’espressione esplosiva e muscolare dell’energia, sottolineandone piuttosto la labilità e il disequilibrio. Attraverso un sapiente dialogo tra prospettive divergenti, “Inesorabilmenteunavia” ci invita a esplorare le profondità della nostra energia interiore, alla ricerca di quell’armonia che risiede nel cuore di ogni movimento».

Con un intervento musicale magistrale, che sfrutta l’areofono, percussioni, suoni concreti e un sintetizzatore granulare, questa pièce è stata plasmata durante una residenza ad Anghiari Dance Hub nel 2022 e ha incantato gli spettatori in numerosi festival nazionali ed internazionali, tra cui il Festival Ammutinamenti, il Festival Fabbrica Europa e molti altri ancora.

La compagnia Yoy è stata fondata nel 2021 da Emma Zani, Roberto Doveri (danzatori e coreografi) e Timoteo Carbone (compositore), un progetto che unisce danza, musica e arte contemporanea alla ricerca di nuove forme espressive.

Coreografia e interpretazione Emma Zani e Roberto Doveri, musiche Timoteo Carbone, video opera Bizhan Bassiri con musiche di Stefano Taglietti, costumi Hache Official, disegno luci Elisabetta Maniga, produzione di Anghiari Dance Hub in coproduzione con Fabbrica Europa e in collaborazione con Meccaniche Della Meraviglia e Fondazione Bassiri. Selezionato per la Vetrina Della Giovane Danza D’autore 2023-Network Anticorpi Xl, Call Studio Round-Tanznetzdresden (Dresda), vincitore del XIV Premio Internazionale Prospettiva Danza Teatro.

Si prosegue alle 21,45 con “Lingua” di Chiara Ameglio (35 minuti). «Un viaggio profondo verso l’intimità, la vicinanza, l’empatia e il linguaggio. Il filo invisibile tra azione performativa e osservazione è generato da un corpo che esiste nel momento stesso in cui viene guardato. Qui, ciò che emerge sono somiglianze antiche e autentiche, un richiamo ancestrale che risveglia in noi una connessione primordiale - anticipano da Interplay - “Lingua” ribalta i compiti, gli incarichi, invita il pubblico a depositare i propri segni, le proprie tracce, su un corpo che si fa tela, caverna, ventre gravido di una lingua che si insinua, strumento di traduzione di parole non dicibili, eco di micromovimenti collettivi, portatore di un’identità singola e comune. Un rituale linguistico di trasmissione collettiva che rivendica il ruolo del corpo e dell’atto performativo: essere ponte, strumento di interazione, tessitura di legami, incontro con l’altro».

Di e con Chiara Ameglio in collaborazione con Santi Crispo, musiche Keeping Faka, produzione Fattoria Vittadini | Festival Danza In rete. ìCreazione nata dal progetto “Terrestri” del Centro di Produzione La Piccionaia di Vicenza, selezionato per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2023-Network Anticorpi Xl.

Si conclude alle 22,20 con “Passage” di Camilla Monga e Federica Furlani (30 minuti). «Questa performance crea un paesaggio sonoro immersivo in grado di guidare il pubblico nella sua drammaturgia coreutica. I corpi delle due interpreti si intersecano sottolineando le intenzioni delle due danzatrici di volersi incontrare o di ritrarre sé stesse nella forma dell’altra senza mai pienamente riuscirci. Esprimono il desiderio di fondersi l’una nell’altra, di esplorare le proprie identità nella forma dell’altro, in un gioco senza fine di ricerca e scoperta - spiegano gli organizzatori - Tuttavia, ogni tentativo di completa fusione è interrotto da un ritmo sincopato, una danza incessante tra l’armonia e il caos. Questo continuo oscillare tra l’unione e la separazione genera uno straniante senso di non-sense, trascinando lo spettatore in un vortice di emozioni e incanto. È come se ogni movimento fosse un enigma da decifrare, un viaggio verso l’ignoto che cattura e affascina».

La collaborazione tra Camilla Monga e Federica Furlani porta alla fusione tra musica e danza creando un’unica scrittura coreografica e musicale. Al centro di questa intensa performance c’è Chiara Montalbani, una delle figure più acclamate nel panorama della danza contemporanea. «La sua presenza scenica è magnetica, trasportando il pubblico in un universo che incanta i sensi e stimola l’immaginazione».

Con Camilla Monga e Chiara Montalbani, compositrice e musica live Federica Furlani, light design Marco Amedani, consulenza e assistenza drammaturgica e coreografica Federica Furlani. Produzione Van, coproduzione Urbs Picta-Centro Santa Chiara Trento-Teatro Grande Di Brescia-Tcv. Coreografa selezionata ad Aerowaves Twenty23.

Biglietti 12, ridotti 8 euro. Info mosaicodanza.it, info@mosaicodanza.it o 011/ 6612401.

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