SANITA'
16 Luglio 2012 - 22:16
La cifra è enorme, ma non basta a cancellare anni ed anni di sofferenze. Il fatto è nuovo, perché è la prima volta che il tribunale costringe al pagamento di un’elevata somma per il risarcimento di un danno alla salute, alla vita, al diritto al lavoro. Un milione e 800mila euro per Alessandra Martinelli e la sua mamma, Antonella Scarpanti, che l’accudisce da quando è rimasta vittima di una banale vaccinazione. «Soddisfatta perché finalmente ho avuto giustizia sul piano del diritto, ma nessuna cifra potrà mai ripagarci delle sofferenze patite, né restituire la salute a mia figlia o farle vivere tutti gli anni che ha perso, confinata nel letto di casa». Così commenta a caldo la donna, classe 1966, che oggi è una splendida quarantenne, ma che ha dovuto far fronte a questa tragedia quando era ancora una ragazza. Ragazza madre, allora, perché il compagno l’aveva già lasciata. Sola a fronteggiare gli ostacoli sorti fin dall’inizio sul suo cammino. Era il 1988, e lei poco più che ventenne aveva dovuto sottostare all’obbligo di legge che prescriveva la vaccinazione, allora obbligatoria, della figlia di soli 5 anni contro la difterite e il tetano. L’episodio si era verificato a Bussoleno.
su Luna Nuova di martedì 17 luglio
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