CHIOMONTE
29 Settembre 2012 - 20:42
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La pioggia e gli idranti della polizia hanno bagnato il ritorno di Luca Abbà in Clarea, alle recinzioni del cantiere, dopo l'incidente che sette mesi fa esatti lo vide precipitare dal traliccio e restare folgorato. Alla passeggiata, partita da Giaglione, hanno partecipato circa 2mila manifestanti No Tav: sotto una pioggia battente il corteo ha raggiunto il traliccio vicino alla baita Clarea, dove Abbà ha tenuto un breve discorso affermando che "oggi non abbiamo propositi bellicosi, ma la prossima volta torneremo qui con mazze e tronchesi per buttare giù quelle reti". Poi, mentre i manifestanti grattavano le pietre contro le griglie delle recinzioni, l'attivista del Cels e la sua compagna Emanuela, tronchesi in mano, hanno tagliato alcuni frammenti del filo spinato avvolto all'estremità delle reti. E' qui che la polizia ha azionato l'idrante contro i manifestanti: un ristretto gruppo di attivisti ha risposto lanciando qualche pietra. Il pomeriggio si è concluso con la posa di un menhir in onore della Resistenza partigiana nei pressi della baracca in lamiera.
su Luna Nuova di martedì 2 ottobre
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