S.ANTONINO
10 Aprile 2014 - 23:13
Non si parla d’altro, a Sant’Antonino. Un’intera comunità sotto choc insieme a quella di Villarfocchiardo, dove Ivan Versino, 35 anni, era cresciuto e dove tuttora risiedeva insieme alla moglie Samantha Crimeni e ai suoi due figli, ancora in tenera età. È una morte crudele, quella a cui è andato incontro mercoledì all’ora di pranzo, pochi minuti dopo aver chiuso la tabaccheria “Las Vegas” di via Torino, di cui era titolare insieme alla moglie. Ucciso a coltellate in mezzo alla strada, proprio mentre si accingeva sulla via di casa per andare a prendere i figli all’uscita da scuola. La terribile immagine che resterà a lungo impressa nella mente dei tanti accorsi sul posto, è quella di Ivan accasciato a terra, mentre il personale del 118 cerca di rianimarlo. Non c’è stato nulla da fare. Il suo aggressore si chiama Luca Genovese, 61 anni, di origini calabresi, tuttora residente in Calabria ma ospite a Villarfocchiardo dal figlio. Un uomo, un volto che Ivan Versino conosceva bene: è infatti il padre di colui che per tanti anni è stato suo socio nell’attività lavorativa. Domenica Sant’Antonino lo ricorderà con una fiaccolata silenziosa: appuntamento alle 21,15 in piazza Libertà, al termine della messa delle 21.
su Luna Nuova di venerdì 11 aprile 2014
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