POLITICA
21 Luglio 2014 - 23:50
L'alta valle ha risposto ufficialmente picche all’appello di Sandro Plano, sindaco di Susa ed ex presidente della Comunità montana valle Susa e val Sangone, che un mese fa aveva rilanciato la proposta di costituire un’unica Unione montana di comuni per tutta la valle di Susa. La nuova mappa geopolitica del territorio ha dunque raggiunto un punto fermo: la maxi Comunità montana nata nel 2010 dalla fusione di alta valle, bassa valle e val Sangone si smembrerà in quattro Unioni, ma quella della bassa valle si chiamerà comunque “Unione montana valle Susa”. Un escamotage lessicale che serve a tenere aperta la porta ai comuni dell’alta valle che chissà, un domani, potrebbero voler aderire all’ente numericamente più grande, quello della bassa valle, senza doversi poi impelagare nelle sabbie mobili della burocrazia.
su Luna Nuova di martedì 22 luglio 2014
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