TAVOLO
22 Gennaio 2015 - 23:09
«Quello di Susa non sarà un cronicario, ma un ospedale vero e proprio». Le parziali rassicurazioni fornite martedì sera dall’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta non sono bastate a far desistere l’Unione montana dalla decisione, assunta giovedì scorso in assemblea dei sindaci, di presentare ricorso al Tar contro la delibera regionale sul piano di revisione della rete ospedaliera. Delibera che, come noto, classifica la valle di Susa come “area disagiata”, prevedendo un consistente ridimensionamento dei servizi erogati dall’ospedale di Susa, reduce per altro da un week-end di passione al pronto soccorso. E domani, sabato 24 gennaio, cittadini e amministratori torneranno a manifestare con un presidio in difesa dell’ospedale segusino: l’appuntamento è alle 15 davanti all’ingresso principale di corso Inghilterra. Il faccia a faccia tra i sindaci e Saitta, richiesto ufficialmente dall’Unione montana la scorsa settimana, ha comunque lasciato aperti alcuni spiragli. Il vero punto fermo rimane la chiusura del punto nascite, su cui la Regione non sembra disposta a scendere a compromessi.
su Luna Nuova di venerdì 23 gennaio 2015
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