TRANA
23 Aprile 2015 - 23:36
«Ad agosto finisce il quinquennio degli ammortizzatori sociali nazionali e ne comincia un altro. Quindi chiediamo che l’azienda rinunci ai licenziamenti secchi e faccia in modo di agganciarci al nuovo capitolo, per dare più tempo ai lavoratori e alla famiglie per organizzarsi». Così le Rsu della Bottero di via Sangano 36 che ieri hanno fatto un’ora di sciopero, dalle 14,30 alle 15,30 per protestare contro gli annunciati 48 esuberi. Se tutto dovesse andare male, dal 12 giugno potrebbero partire le lettere di licenziamento. Cosa a cui le Rsu sperano non si arrivi: «Abbiamo esaurito la cassa straordinaria, ma abbiamo ancora un mese-un mese e mezzo di cassa ordinaria, che basterebbero per agganciarci al nuovo quinquennio. A quel punto sarà tutto azzerato e si potranno utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali previsti dalle leggi», precisa Simone Virgillito, Rsu Fim. «Con questo metodo potremo arrivare ad avere fino a quattro o cinque anni, per una ristrutturazione meno traumatica per i lavoratori. Si potranno programmare le fuoriuscite anche con scelte personali», aggiunge Davide Galloro, Rsu Fiom.
su Luna Nuova di venerdì 24 aprile 2015
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