S.AMBROGIO
21 Settembre 2015 - 23:18
Mai più morti a causa di trattamenti sanitari obbligatori. Mai più manette per ridurre all’impotenza chi pur dando in escandescenze e diventando un pericolo per sè e per gli altri è pur sempre vittima di una malattia e non un criminale. È la campagna di informazione che sta prendendo il via in questi giorni, lanciata da Wanda Combetto, la sorella di Bruno Combetto, santambrogese, morto proprio a causa di un Tso il 24 settembre 2014. Lo ha fatto scrivendo un’accorata lettera al senatore Luigi Manconi, presidente della commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani. «Vorrei sottoporre alla sua attenzione alcuni elementi critici che sicuramente potrebbero essere di spunto affinchè casi di decesso dovuti a Tso ed ad uso costrittivo delle manette dietro la schiena ed in posizione prona del soggetto, non debbano più riempire le pagine dei giornali - vi si legge - La normativa italiana non tiene conto delle raccomandazioni internazionali in materia di contenzione; il ruolo delle forze dell’ordine, che non avendo nozioni mediche, eseguono in modo affrettato manovre ed utilizzano le manette posteriormente al dorso e con il soggetto prono».
su Luna Nuova di martedì 22 settembre 2015
APPROFONDIMENTI
Inserisci un commento
Condividi le tue opinioni su Luna Nuova