REPORTAGE
15 Gennaio 2019 - 00:08
Il cartello all’ingresso dell’ormai ex museo della Maddalena è visibilmente scolorito. Qui la storia si è fermata, e pure la preistoria, a quella fine giugno del 2011. Occorre mostrare la carta d’identità giù in basso, ai cancelli della centrale, per potervi “liberamente” accedere, passando al fianco di filo spinato e ad un Lince degli alpini. Non un gran biglietto da visita, ma da queste parti da alcuni anni si sta riscrivendo una particolare storia, quella della viticoltura valsusina. Nella cantina della Clarea, quella proprio dirimpetto a quello che fu il museo, si producono ancora oggi, in una sorta di “prigione dorata” alcune perle della nostra enologia. Tra di essere il trono spetta sicuramente al vino del ghiaccio. Nell’immaginario collettivo è simile ad un vino passito, ma nella realtà la sua lavorazione, ed infine, i suoi aromi, sono completamente differenti…
Su Luna Nuova di martedì 15 gennaio 2019
APPROFONDIMENTI
Inserisci un commento
Condividi le tue opinioni su Luna Nuova