MONTAGNA
11 Luglio 2019 - 23:27
Un simbolo di unione in un territorio in cui quasi 80 anni fa ci si scambiava cannonate e “pugnalate alla schiena” con i vicini francesi. La cappella della Madonna del Thabor, dedicata a Maria Vergine Addolorata, ha sempre rappresentato un’icona di quello che le popolazioni di montagna, a cavallo della Alpi, non hanno mai smesso di essere, sorelle, in barba a trattati ed interessi internazionali e nazionali. Un luogo di incontro e non di scontro. Di scambio e non di chiusura, non soltanto delle frontiere. Da un lato la comunità di Nevache, a cui dal Dopoguerra dipende territorialmente la Valle Stretta, dall’altro quella di Bardonecchia e, ancora prima, quella di Melezet. E tutti insieme, una volta l’anno, il 16 giugno, in marcia e processione per cinque ore per raggiungere la vetta e la cappella per celebrare la messa più alta dopo quella del Rocciamelone…
Su Luna Nuova di venerdì 12 luglio 2019
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