EMERGENZA
18 Marzo 2020 - 00:57
Come ampiamente prevedibile, il contagio da Coronavirus si sta lentamente diffondendo anche in diversi comuni della valle di Susa. Difficile fornire un quadro completo ed esaustivo rispetto al numero di casi positivi sin qui accertati, vista la frammentarietà delle informazioni a disposizione, ma la presenza di almeno 25 persone contagiate è ormai un dato conclamato. Alcune sono ricoverate in ospedale, altre meno gravi si trovano in isolamento domiciliare, a cui si aggiungono quelle in isolamento fiduciario (non positive ma venute a contatto con soggetti contagiati). I comuni in cui, dalla scorsa settimana, si è registrato almeno un caso di Covid-19 sono Avigliana, Almese, Sant'Ambrogio, Chiusa San Michele, Condove, Borgone e Susa in bassa valle, Sestriere, Bardonecchia, Sauze d'Oulx e Chiomonte in alta valle. A Condove, inoltre, si è verificato il primo decesso: una persona ricoverata da tempo per problemi di salute pregressi e risultata positiva.
Presso l'ospedale di Susa, dove alcuni dei soggetti contagiati sono attualmente ricoverati, è stato allestito un apposito reparto per accogliere i pazienti affetti da Covid-19. «È in atto una stretta collaborazione tra il Comune di Susa, l'Asl To3 e l'Unità di Crisi della Regione Piemonte per seguire l'evolversi della situazione rispetto ai casi positivi e condividere informazioni e strategie per far fronte all'emergenza - afferma il sindaco di Susa, Piero Genovese - a questo si aggiunge l'impegno dell'Asl To3 per accogliere le persone contagiate presso l'ospedale cittadino, dove si è concordato di accantonare tutte le prestazioni sanitarie minori, ritenute differibili e rinviabili, e di allestire un punto di ricovero riservato ai pazienti affetti da Covid-19. A Susa vengono accolte soltanto le persone positive con sintomi che non necessitano di essere seguite con dispositivi per l'aiuto alla respirazione. I casi più problematici vengono indirizzati presso le strutture ospedaliere di Rivoli e Torino».
Anche tra i cittadini di Susa, come detto, si sono registrati alcuni casi positivi e secondo il primo cittadino è verosimile attendersi un incremento nei prossimi giorni: «In questa fase stiamo ancora scontando le normali abitudini alla socializzazione presenti fino a due settimane fa, che hanno evidentemente favorito il contagio: gli effetti delle misure restrittive in vigore anche sul nostro territorio dalla scorsa settimana li potremo vedere non prima di una decina di giorni». Il messaggio di Genovese ai cittadini è chiaro e netto: «Serve da parte di tutti la massima attenzione per contenere la diffusione del virus: non bisogna uscire di casa se non per comprovati e validi motivi. Ora più che mai occorre comprendere che i comportamenti individuali incidono sulla salute pubblica».
Marco Giavelli
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