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Rinviato il Valsusa Filmfest: «Apriremo un "canale narrativo virtuale"»

Video, testi e riflessioni on-line, ad aprile la sezione Cortometraggi forse in streaming. Gli eventi rimandati a dopo l'estate

20 Marzo 2020 - 15:27

Rinviato il Valsusa Filmfest: «Apriremo un "canale narrativo virtuale"»

Anche l'edizione 2020 del Valsusa Filmfest, originariamente in programma dal 9 al 26 aprile, è rinviata a data da destinarsi «preso atto della situazione di emergenza, nazionale e internazionale, in accordo con tutte le realtà che collaborano all’organizzazione e con gli ospiti previsti». La maggior parte degli eventi previsti per questa 24ª edizione, con ospiti importanti quali Alex Zanotelli, Gad Lerner, Giorgio Diritti, Moni Ovadia, Vauro, Giovanni Impastato, Paolo Bertini e Paola Giacomini, verranno probabilmente organizzati dopo l’estate, in date che verranno annunciate non appena sarà possibile valutare in maniera esaustiva gli sviluppi futuri. Tra questi, viene rinviata a data da destinarsi anche la presentazione al pubblico di “Noi siamo i figli della Monce”, docufilm prodotto dal festival sulla storia delle Officine Moncenisio di Condove, di cui il regista Luigi Cantore sta terminando in questi giorni il montaggio e la cui prima visione era prevista il 17 aprile all’interno dello stabilimento, attualmente gestito dal gruppo Magnetto Wheels. In base all’evolversi della situazione l’organizzazione valuterà se alcuni eventi potranno essere recuperati e programmati precedentemente.

Per ciò che riguarda l’attuale periodo di forzata inattività, il Filmfest intende mantenere aperto un “canale narrativo virtuale” con il proprio pubblico attraverso la pubblicazione, sul sito Internet e sui canali social, di video, testi e riflessioni sui temi importanti dei nostri tempi che in questi giorni emergono con ancora maggior forza. Canale che si sta valutando di mantenere aperto nel mese di aprile, con la proposta on-line di una piccola ma importante parte della manifestazione: la proiezione in streaming, sul sito del festival, delle opere partecipanti alla sezione di concorso cortometraggi, che si potrebbero così aprire anche alla valutazione di una giuria popolare di spettatori on-line (oltre che alla giuria ufficiale della sezione).

Il Valsusa Filmfest ha scelto come filo conduttore metaforico della nuova edizione il romanzo capolavoro di John Steinbeck intitolato “Furore”, al quale sarebbe stato dedicato l’evento di apertura del festival con una lettura scenica di Paolo Bertini. «Un richiamo al nostro futuro e alla situazione attuale che il festival riproporrà, in seguito al superamento dell’incredibile situazione in cui tutti ci troviamo, con ancora maggior forza e attualizzazione. In un momento così difficile per tutti gli italiani, l’associazione Valsusa Filmfest esprime la propria solidarietà a tutti i malati, alle famiglie dei deceduti, al personale sanitario, ai sindaci e agli amministratori dei comuni della valle di Susa, a tutte le istituzioni che stanno lavorano senza sosta e in generale a tutti coloro che si stanno adoperando in prima persona». Intanto, dal 28 febbraio, il Valsusa Filmfest ha eletto il suo nuovo consiglio direttivo e il condovese Andrea Galli come nuovo presidente al posto di Linda Cottino, che passa il testimone dopo due anni alla guida dell'associazione culturale.

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