PANDEMIE

Colera e peste: così Avigliana si è salvata nel passato

La ricostruzione storica di Silvio Amprino: il consiglio comunale decretò la creazione del lazzaretto

27 Marzo 2020 - 07:37

Colera e peste: così Avigliana si è salvata nel passato

a cura di SILVIO AMPRINO

Stiamo vivendo un momento difficile con un’epidemia che sta interessando l’Italia e l’Europa (dopo la Cina), il nostro territorio, con contagi e purtroppo morti. Ci sembra impossibile vivere questa situazione, della quale leggevamo solo sui libri di scuola. Storicamente tuttavia siamo stati interessati periodicamente, anche non molti anni fa, da epidemie più o meno gravi e ne siamo usciti. Succederà così anche questa volta e speriamo che accada presto. Vi voglio raccontare ora brevemente l’esperienza di Avigliana col colera del 1854, traendo le notizie dagli archivi comunali. Eravamo in pieno clima risorgimentale, col Piemonte che trainava gli altri staterelli italiani in vista di quell’unità che tutti attendevano. Purtroppo giungeva dalla Liguria in Piemonte il colera, nel mese di agosto del 1854. Il contagio interessava Torino ed anche Avigliana. Il Consiglio Delegato di Avigliana (diremmo ora la Giunta comunale) col sindaco Vittorio Quenda e vari consiglieri, nella seduta del 9 settembre 1854, prendeva atto che la creazione del lazzaretto in Borgo Vecchio (ove era presente un ospedale fin dal Medioevo) non era ritenuta la soluzione migliore...

su Luna Nuova di venerdì 27 marzo 2020

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