CORONAVIRUS & STORIA

Epidemie: dal vaiolo alla spagnola, tra funerali e guarigioni

Emergenze sanitarie nelle valli di Susa e Sangone: non ci sono statistiche, ma si calcola che i morti furono 1400

13 Aprile 2020 - 23:56

Epidemie: dal vaiolo alla spagnola, tra funerali e guarigioni

a cura di GIORGIO JANNON

Due furono gli allarmi sanitari che sconvolsero le valli di Susa e Sangone nel secolo scorso: la tragica epidemia dell’influenza spagnola e la comparsa del vaiolo nero. La “spagnola” fu chiamata così semplicemente perché gli unici giornali che avevano cominciato a parlarne erano quelli della Spagna, una delle poche nazioni fuori dal conflitto mondiale e quindi libera da censure di governi e regimi. A differenza dei soldati che morivano nelle trincee della guerra del 1915-18, i civili dei paesi e delle città di tutto il mondo non vedevano in faccia il loro nemico. Sapevano che era piccolissimo, un virus micidiale e altamente aggressivo, a cui non sapevano ancora dare un nome. Soltanto diversi anni dopo quella spaventevole pandemia lo identificarono, chiamandolo H1N1. Il suo aspetto era sempre quello di un alieno, ma diverso, nella forma, dal coronavirus che oggi sta bloccando la vita sul pianeta, obbligando a una quarantena forzata milioni di esseri umani, variamente spaventati e responsabili. Fu un’altra guerra, parallela e terribile, che venne combattuta senza armi. Nel 1918 le valli di Susa e Sangone erano un piccolo pezzo di un mondo che sembrava essere andato in frantumi. Nel pudore della sofferenza...

su Luna Nuova di martedì 14 aprile 2020

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